CRONACA

Maestra accusata di molestie a bimbo: “Baci quasi in bocca”, lo chiamava “amore mio”

I genitori di un bambino che frequenta la scuola elementare, a Vicenza, hanno accusato una stimata maestra di aver rivolto attenzioni ambigue al proprio figlio. Nel dettaglio, l’accusa è di averlo molestato con dei baci un po’ troppo affettuosi, un po’ troppo vicini alla bocca.

Maestra accusata di molestie a bimbo: messaggi “strani” sul cellulare

La denuncia dei genitori riguarda due differenti episodi, in cui l’insegnante si sarebbe lasciata andare a dei baci alquanto ambigui, rivolti al bambino di 10 anni. A questo si aggiunge uno scambio di messaggi, che per la famiglia dell’alunno sono stati inopportuni.

Aggiornamento ore 6.00

Sono ancora da dimostrare, al momento, le accuse rivolte alla maestra di Vicenza che, secondo i genitori, si sarebbe macchiata di una possibile tentata violenza verso un bambino di 10 anni e di molestie.

Emergono intanto alcuni dettagli per quanto riguarda i messaggi sul telefonino fra i due: come ha riportato il Messaggero, il contenuto riguarderebbe uno scambio di tenerezze e confessioni piuttosto particolari, che per la famiglia non si addicono ad un rapporto fra un adulto ed un bambino, oltre che fra una maestra e il suo alunno.

I fatti contestati sarebbero riconducibili allo scorso anno scolastico, in quanto il bambino adesso è passato alla prima media. Sul caso la Procura di Vicenza ha avviato un’indagine.

Aggiornamento ore 8.30

Ci sono ulteriori dettagli in merito al caso della maestra di Vicenza che avrebbe molestato un suo alunno di 10 anni. Secondo quanto è stato appreso, nei messaggi scambiati fra l’insegnante e il bambino, la prima si sarebbe rivolta al secondo con l’appellativo “amore mio”.

La difesa non ha mancato di sottolineare, nel frattempo, che la maestra è una professionista molto stimata da colleghi e genitori. Per gli avvocati gli episodi contestati sono da classificare come “non gravi”, manifesto di un affetto “un po’ più marcato”, ma in sostanza “n a che vedere con episodi ben più gravi che abbiamo appreso in passato”.

Fra circa un mese, il 27 giugno, è previsto l’incidente probatorio durante il quale verrà ascoltato anche il bambino, testimonianza che aiuterà a chiarire la vicenda.

Aggiornamento ore 11.00