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Maltempo, è il Piemonte la regione più in difficoltà

“La zona di Borgo Ticino, all’altezza di via Milazzo. Siamo sempre in emergenza e l’emergenza è sempre più grave perché il Ticino continua a salire. Non è stato necessario evacuare abitazioni. Bisogna però aiutare le persone ad entrare ed uscire, quindi è operativa anche una barca della polizia locale e della protezione civile oltre ai gommoni dei vigili del fuoco. Siamo in allerta e continuiamo a tenere sotto controllo la situazione”.
E’ il Comandante della polizia locale di Pavia – e responsabile della Protezione civile comunale – Flaviano Crocco, a raccontare il quadro di una situazione preoccupante che, in poco tempo, può trasformarsi in un’emergenza. Del resto, in un fine settimana funestato dal maltempo (con il drammatico crollo del viadotto ligure), le previsioni non lasciano intravedere nulla di buono. Persiste infatti anche oggi l’allerta rossa sulla pianura e bassa collina emiliana occidentale in Emilia-Romagna.
Ma attenzione, perché anche in Abruzzo, Calabria, parte del Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, ed in diverse aree della Lombardia e della Puglia, è comunque allerta arancione. L’allerta gialla – ma è comunque ‘un’allerta’ – riguarda invece la Valle d’Aosta, il Trentino Alto Adige, la Campania, il Molise, la Basilicata, l’Emilia-Romagna, l’Umbria, e le isole maggiori (Sicilia e Sardegna). Occhi puntati ovviamente sul Po, che ha ‘abbondantemente’ raggiunto la soglia di sicurezza.

Astigiano ed alessandrino contano i danni

In questo ore tra le aree maggiormente in difficoltà segnaliamo il cuneese, in particolare il comune Venasca, dove una frana ha interrotto i collegamenti, isolando la zona una vasta area dalla quale, precauzionalmente, sono state sgombero 45 persone.
Intanto, sempre sul fronte della viabilità, stamane sono state riaperti (sia ai mezzi leggeri che al traffico pesante), il tratto autostradale dell’A5, nel tratto compreso fra Ivrea e Pont-Saint-Martin, che l’A21 Torino-Piacenza dove, all’altezza dello svincolo di Asti, ieri si è verificata una frana. Ad Asti scuole ancora chiuse.
Fortunatamente va migliorando la situazione nell’alessandrino, una delle provincie piemontesi maggiormente bersagliate dal maltempo. Mentre si attende il passaggio della piena del Po, a rassicurare è sopratutto il livello di alcuni fiumi i quali, dopo aver seriamente minacciato l’esondazione, nelle ultime ore hanno invece lentamente iniziato ad abbassarsi (il Bormida ad Alessandria, ed il Tanaro a Montecastello). Fino a domani resterà chiusa la tratta ferroviaria Acqui-Alessandria.
Tuttavia, sempre in Piemonte, c’è da segnalare che sono ben 200 le persone sfollate (e ripartite tra vari comuni). Enorme la mole di lavoro svolta dai vigili del fuoco, ai cui centralini sono giunte centinaia di chiamate per frane, allagamenti, mentre sul territorio e, soprattutto, le numerose difficoltà legate all’alimentazione elettrica.

aggiornamento ore 15.15

Maltempo, Conte: “Stanziati 11 miliardi contro il dissesto”

“Sono stati stanziati 11 miliardi su base pluriennale, ora però dobbiamo spendere questi soldi quindi dobbiamo assolutamente accelerare con tutte le opere e i cantieri che ci consentano di contrastare il dissesto idrogeologico. Siamo in contatto con il ministro De Micheli che è in Liguria, stiamo dando attenzione a tutte le situazioni: dal Piemonte alla Liguria, la Campania e la Calabria, ci sono problemi dappertutto. La macchina soccorsi sta funzionando. Siamo in contatto con il capo della Protezione Civile Borrelli”.
E’ quanto annunciato pochi minuti fa dal premier Conte, a proposito degli ingenti danni che il maltempo ha inferto in questi giorni sopratutto al Nord-Italia.
“Che ci sia un problema di dissesto idrogeologico, non ce ne possiamo accorgere solo oggi – ha poi aggiunto il premier – Già a fine del 2018, ho cercato di spingere per adottare il Piano proteggi Italia. Un piano organico, sia sulla prevenzione che per la gestione delle emergenza ma non risolve comunque i problemi”.
Max

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