MARIO DRAGHI PRESIDENTE DELLA BCE, LASCIA INVARIATI I TASSI ALLO 0,05% – 0.8%

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    La Bce ha ’’una previsione di crescita modesta”, ha aggiunto Draghi, secondo cui c’è un indebolimento nell’area euro della ripresa Il consiglio direttivo della Bce, riunito a Napoli, ha lasciato invariato il tasso principale allo 0,05%. La decisione della Bce è in linea con le attese del mercato. Confermato il tasso sui depositi a -0,2% e quello marginale allo 0,3%. Procedono con cautela le Borse europee dopo la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi, in attesa del discorso del presidente Mario Draghi alle 14.30. Milano (-0,8%) è in coda dietro a Madrid (-0,32%), mentre Francoforte (+0,22%) e Parigi (+0,04%) girano al rialzo e Londra (-0,05%) appare poco mossa. Girano al rialzo i futures su Wall Street dopo la diminuzione dei licenziamenti Usa a settembre ed in attesa delle richieste di sussidi di disoccupazione e degli ordini di fabbrica.“Una moneta senza stato non è una fase finale del processo. Tanto è vero che abbiamo avuto una grave crisi per molti errori e ritardi”. Lo dice il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato dal Mattino, spiegando di fronte alla crisi si è cominciato “dai test sulle banche”, poi “siamo intervenuti in Grecia con un’azione sulla ristrutturazione del debito, invece di risolvere i problemi di economia reale. Il punto è che sono usciti i capitali dall’Europa e questo ha creato la crisi dei debiti sovrani”. Parlando del ruolo della Bce e della strategia monetaria, Visco sottolinea che “noi siamo un organo tecnico, non eletto, che non rappresenta nessuno e che ha il compito della stabilità monetaria”. La Banca centrale, aggiunge, “non può provare a far sviluppare una regione rispetto a un’altra”. In Europa, secondo Visco, “come italiani, dobbiamo essere più umili”, se “c’è una posizione intelligente bisogna portarla alla Commissione europea. Oggi c’è la presunzione che quando si va lì si punta a ottenere qualcosa a spese di altri, come per fare i furbi”. “L’Italia ha avuto una storia di aiuti europei straordinaria”, nel senso che, afferma, “noi non li spendiamo”, c’è “un problema amministrativo di veti, di incapacità di prendere decisioni, di dire chi è responsabile di cosa…”. Il governatore ha proposto Napoli, sua città natale, come sede del vertice Bce: “Abbiamo un problema di istruzione, rispetto delle regole, criminalità. Difficoltà ambientali. E tutto questo insieme non è che si risolve con la politica monetaria”. A un giovane che oggi sta valutando se partecipare alla protesta contro la Bce, come riportato anche in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, Visco direbbe che “è molto importante investire in se stessi e studiare”. I ragazzi devono chiedere rispetto della legge e “una forte azione contro la criminalità organizzata, contro i veleni della Terra dei Fuochi”. E la lotta alla burocrazia: se uno vuole “aprire un’impresa in Italia non è che ha un foglio con tantissime cose da fare: non ha neanche il foglio!”.