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Mattarella festeggia gli 80 anni firmando (‘obtorto collo’ ed ‘avvertendo’), il Ddl Sostegni bis

Non capita tutti i giorni di poter festeggiare 80 anni di vita, con una lucidità e una presenza attenta rispetto alle vicende del Paese come la sua, ma per il Presidente della Repubblica quella di oggi è stata una giornata di lavoro.

In mattinata infatti Mattarella ha posto la sua firma, promulgando la legge di conversione del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, del Dl Sostegni bis, recante ‘Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali’.

Poi il capo dello Stato ha scritto una lettera che ha inviato ai presidenti del Senato (Maria Elisabetta Alberti Casellati), della Camera (Roberto Fico), e al presidente del Consiglio (Mario Draghi).

Mattarella invoca: “Un ricorso più razionale e disciplinato alla decretazione d’urgenza”

Un testo nel quale il Presidente raccomanda il “rispetto dei limiti di contenuto dei provvedimenti d’urgenza“, rimarcando che “tra le modifiche introdotte ve ne sono alcune che sollevano perplessità in quanto perseguono finalità di sostegno non riconducibili all’esigenza di contrastare l’epidemia e fronteggiare l’emergenza”. Motivo per questo Mattarella invoca “un ricorso più razionale e disciplinato alla decretazione d’urgenza“.

Mattarella: “Valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dall’articolo 74 della Costituzione”

Una missiva densa di precisione e responsabilità, rispetto alle esigenze del Paese, rispetto alle quali l’inquilino del Colle scrive che “Per quanto riguarda le mie responsabilità, valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dall’articolo 74 della Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti-legge caratterizzati da gravi anomalie che mi venissero sottoposti”.

Mattarella: “La legge di conversione non può quindi aprirsi a qualsiasi contenuto ulteriore”

Tra le righe i legge: “Con la sentenza n. 32 del 2014 la Corte Costituzionale – dichiarando illegittime alcune norme introdotte in sede di conversione di un decreto-legge” che, spiega il Presidente,  segue un iter parlamentare semplificato e caratterizzato dal rispetto di tempi particolarmente rapidi, che si giustificano alla luce della sua natura di legge funzionalizzata alla stabilizzazione di un provvedimento avente forza di legge, emanato provvisoriamente dal Governo e che dalla sua connotazione derivano i limiti alla emendabilità del decreto-legge. La legge di conversione non può quindi aprirsi a qualsiasi contenuto ulteriore”.

Mattarella: “ Tra le modifiche introdotte ve ne sono alcune estranee, per finalità e materia, all’oggetto del provvedimento”

“Il testo che mi è stato trasmesso – tiene a precisare infatti il capo dello Stato – contiene 393 commi aggiuntivi, rispetto ai 479 originari. Tra le modifiche introdotte ve ne sono alcune che – alla luce del disposto costituzionale e della ricordata giurisprudenza costituzionale – sollevano perplessità in quanto perseguono finalità di sostegno non riconducibili all’esigenza di contrastare l’epidemia e fronteggiare l’emergenza, pur intesa in senso ampio, ovvero appaiono del tutto estranee, per finalità e materia, all’oggetto del provvedimento“.

Centinaia i messaggi di auguri. Draghi: “il Suo equilibrio e la Sua saggezza sono stati garanzia di stabilità per il nostro Paese”

Insomma, un Presidente ‘no-stop’, e particolarmente amato, come testimoniano i numerosi messaggi di auguri ed affetto giunti.

Tra questi, gli auguri del premier Draghi, che ha scritto: “In questi anni il Suo equilibrio e la Sua saggezza sono stati garanzia di stabilità per il nostro Paese. La Sua autorevolezza e il Suo incessante lavoro a tutela dei principi della Costituzione hanno permesso di superare contrasti e divisioni, e di rafforzare la nostra Repubblica Nei mesi più terribili della pandemia ha saputo unire gli italiani grazie al Suo alto senso dello Stato e alla Sua profonda umanità. In un periodo di grande sofferenza e smarrimento, l’Italia ha sentito forte la sua guida”.

Max