Home ATTUALITÀ Mattarella: “Il virus sta minando il futuro delle prossime generazioni”

    Mattarella: “Il virus sta minando il futuro delle prossime generazioni”

    Superando ogni confine, il virus sta minando il futuro delle prossime generazioni”. Ne è convinto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nella Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha deciso di pubblicare un messaggio rivolto proprio ai più giovani, privati di sogni da questi tempi difficili.

    La giornata di oggi “quest’anno assume un particolare significato in presenza di una pandemia che a livello globale produce un forte impatto proprio sui più fragili e a rischio di discriminazione e violazione dei diritti”, scrive il Capo dello Stato.

    “Tutti noi siamo chiamati ad uno sforzo responsabile per tutelare i più piccoli e sostenere i genitori in difficoltà evitando che si possano allargare ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative delle famiglie – continua Matterella – I bambini, come gli adulti, che a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 devono affrontare cambiamenti importanti nel loro quotidiano, possono risentirne perché ansia e preoccupazione possono colpire anche i più piccoli. La sfida che dobbiamo affrontare è quella di infondere ai nostri giovani serenità informandoli su ciò che avviene nel mondo e preservarli dall’inquietudine”.

    Spiega poi Mattarella: “Dobbiamo permettere ai nostri ragazzi di realizzare i loro sogni con interventi mirati ed impedire che possano abbandonare gli studi perché la formazione è alla base dello sviluppo e della crescita di un Paese e rappresenta uno dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Lo stato di salute dei più piccoli e degli adolescenti è influenzato dal contesto sociale in cui vivono. Bisogna quindi intervenire con determinazione per non far sentire soli i bambini e i giovani, per annullare ogni forma di disparità e consegnare un mondo migliore e più responsabile alle generazioni future”, conclude il presidente della Repubblica.