Home SPETTACOLI Matteo Monforte all’Eliseo Off: ‘Una canzone blues’

    Matteo Monforte all’Eliseo Off: ‘Una canzone blues’

    Eliseo Off presenta, dal 22 novembre al 13 dicembre, ‘Una canzone blues’, un monologo di Matteo Monforte. Con Davide Mancini, musiche originali Aldo De Scalzi, supervisione alla messa in scena Luca Cicolella. Produzione TEATRO ELISEO
    Come tutte le storie, questa è una storia d’amore. E di amicizia.
    Billo ha quarant’anni e vive a Londra. Con Giulia, Ricky e Mia sono cresciuti insieme a Pian Palude, un piccolo paese sperduto nelle campagne del nord Italia. Amici fin dall’infanzia, hanno vissuto fianco a fianco per vent’anni, fino a quando Billo ha deciso di trasferirsi all’estero per inseguire il suo sogno di diventare chitarrista blues.
    Ora, vent’anni dopo, Billo è un musicista e produttore di successo ed è seduto nella sala d’aspetto di un ospedale.
    Aveva perso da decenni ogni contatto con i suoi vecchi amici e conduce una vita all’apparenza appagante. Fino a quando, un giorno di 4 mesi prima, riceve una telefonata di Ricky che gli annuncia il suo imminente matrimonio con Giulia: i due stanno aspettando un bambino e hanno deciso di sposarsi; Billo dovrà fare da testimone al suo vecchio migliore amico. Sarà finalmente l’occasione giusta per rincontrarsi tutti assieme.
    Billo, dopo vent’anni, in quella sala d’aspetto, ripercorre la storia di amicizia tra quei quattro ragazzi destinati a crescere in un paesino sperduto senza nessuno sbocco, la storia d’amore tra lui e Mia e l’amicizia fraterna ma in competizione col suo amico Ricky, così diverso da lui, ma così necessario alla sua vita. Ma vecchie rivalità mai appianate si sono ormai insinuate tra di loro e vecchi orribili segreti hanno irrimediabilmente compromesso tutto.
    Un monologo moderno e forte, con temi attualissimi, che – come una lunga canzone blues – parla di amori, amicizie, tradimenti, e della voglia di scappare da una vita di provincia che va troppo stretta a tutti.

    MATTEO MONFORTE nasce a Genova nel 1976. Nella vita scrive per la tv e per il teatro. Ha collaborato per dieci anni come autore con Zelig e scritto testi per molti comici italiani (Maurizio Lastrico, Antonio Ornano, Beppe Braida, Teresa Mannino, i Turbolenti, Enzo Paci, Baz). Ha pubblicato quattro romanzi: Come siamo caduti in basso, Oscar (Chinaski edizioni), La Genova male (Chinaski edizioni), Prendo la sciarpa e arrivo da te (Grandi e associati) La vanità dei pesci pulitori (Frilli editori). Per il teatro ha scritto: Camilla (prod: Teatro Piccolo di Arenzano, in scena per il Teatro Nazionale di Genova. Regia: Lazzaro Calcagno); La notte in cui oscar torno’ a casa (prod: Teatro Piccolo di Arenzano, vincitore come miglior testo del premio line d’ombra di Roma. Regia: Lazzaro Calcagno); Comedian Blues (prod: Moviement, Torino, con I TURBOLENTI. Regia: Lazzaro Calcagno); I giochi degli amanti (prod: Teatro Calvino, Imperia. Regia: Eugenio Ripepi); Abbiamo solo meno diritti (monologo di teatro sociale tratto dal best seller di Marta Fana Non è lavoro è sfruttamento, edizioni Laterza. Prod: Recovery Culture. Regia: Stefano “Bendo” Bendato.)

    DAVIDE MANCINI nasce a Genova e si diploma nel 2009 presso il Teatro nazionale di Genova (ex teatro Stabile). Studia e lavora con diversi registi come Marco Sciaccaluga, Massimo Mesciulam, Anna Laura Messeri, Elisabetta Pozzi, Andrea Battistini, Enrico Bonavera, Michela Lucenti, Alberto Giusta, Lazzaro Calcagno, ecc… Collabora con il Teatro Stabile di Genova e il Teatro Due di Parma. Dal 2013 è socio-fondatore della compagnia Randevù insieme ad Angela Ciaburri e Mattia Scarsi. Nel 2016 traduce il suo primo testo “All new people” di Zach Braff che debutta in 1° nazionale il 26/02/2018 a Palermo presso il Teatro Libero con la regia di Massimiliano Farau. Lavora in cinema e tv, ed è stato diretto da: Marco Tullio Giordana in I due soldati, Marco Ponti in Una vita spericolata, Beniamino Catena in Rosy Abate, Nick Willing in Neverland, Piero Messina in Il ragazzo che viene dal futuro, Antonello Grimaldi in La dottoressa Giò, Vincenzo Alfieri in Gli uomini d’oro, Fabio Mollo in Gli scomparsi. Vince il premio “originalità e critica Carlino d’oro” del quotidiano Il Resto del Carlino, al XX° festival del cabaret emergente di Modena nel 2013.
    Eliseo, via Nazionale 183, Prezzi € 7
    Max