Matteo Renzi non si ricandida alla guida del Pd, forse per aiutare la Boschi

    “Non mi candido a segreteria Pd”, parola di Matteo Renzi. Così il leader della sinistra moderata fiorentina rinuncia alla corsa per la leadership del Partito Democratico. A ufficializzare la notizia è lo stesso senatore dem nel faccia a faccia con Maurizio Costanzo in onda domani, giovedì 4 ottobre, in seconda serata su Canale 5. “Non mi candido a segretario del Pd. Mi sono già candidato al Senato – ha detto -, se domani si andrà a elezioni vedremo”.
    “Forse – ha ammesso Renzi – sono stato fin troppo ambizioso, fossi stato un po’ meno ambizioso probabilmente sarai ancora a palazzo Chigi. Però che stai a fare a palazzo Chigi se non cambi le cose?”. L’ex leader Pd ha quindi parlato di ’tradimento’ interno al partito: “Sai chi è che mi tradisce? Sai chi è che mi colpisce? Quelli che Andreotti chiamava i malati da sindrome del beneficiato rancoroso. Sono quelli che hanno avuto tutto, gente che ha avuto ruoli di responsabilità che non avrebbe mai potuto immaginare di avere… che fino a che sei potente sono in prima fila a dirti ’ma come sei bravo, ma come sei intelligente ma come sei bello’. Questi fino a che sei potente ti lusingano, ti coccolano, ti accudiscono poi perdi il potere e iniziano a dire ’certo io avrei fatto in un altro modo’ e mi verrebbe da dire e perché non l’hai detto quando c’eri?”.
    L’ex segretario ha quindi attaccato il governo in carica e, in particolare, del Reddito di Cittadinanza che sarà “la fine del M5S”. Secondo Renzi, gli italiani “si stancheranno presto di questi”, mentre il Pd “si sta riprendendo. Gli altri ora sono forti nei sondaggi ma vediamo. Ma di sicuro prima o poi torneremo”.
    “Tutti gli insulti che mi fanno su Facebook e Twitter – ha aggiunto parlando di fake news -, rispetto a quelli che prendevo quando andavo in Maremma a fare l’arbitro di seconda categoria, sono carezze rispetto a quello che mi dicevano quando davo un rigore contro la squadra di casa” ma “quello che mi fa uscire di testa dalla rabbia, poi cerco di contenermi, è l’elenco di bugie, bufale, fake news che ti tirano addosso – ha spiegato il senatore del Pd-. Questa cosa mi manda fuori di testa, ho fatto una sezione del mio sito dedicata a smentire le bugie che ti tirano dietro. Ma come si dice, ’la verità non si fa in tempo ad allacciare le scarpe che una bugia ha già fatto il giro del mondo’”.
    Renzi ha quindi aggiunto: “La falsità fa più male di tutto. Puoi attaccarmi, dimmi che ho sbagliato, è il gioco delle parti, la politica, lo scontro. Ma quando mi devi cucire addosso bugie, no. Poi come fai a dire che non è vero? E’ la tua parola contro la loro”.