MENTRE LA RAGGI SOLLEVA L’IRA DEI ROMANI DANDOSI UN ’7 E MEZZO’ PER L’OPERATO DELLA SUA AMMINISTRAZIONE, INTANTO SULLA QUESTIONE DELLE NOMINE RISCHIA IL PROCESSO

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    A Roma fra i tanti, c’è un proverbio che mette in guardia dal compiacimento (tradotto suona più o meno: ’chi si loda si ’sbroda’), ed oggi, proprio mentre davanti ai cronisti si da un bel 7 e mezzo – rispetto al 4 che le attribuiscono invece i romani – per quanto fin qui compiuto dalla sua amministrazione, su Virginia Raggi si abbatte l’ennesimo nuvolone. A quanto pare infatti, a seguito della chiusura delle indagini, il sindaco rischia il processo per le nomine di Renato Marra e di Salvatore Romeo. L’atto della procura romana anticiperebbe infatti la richiesta di rinvio a giudizio, per le nomine a Marra (falso per l’l’incarico di capo dipartimento per il Turismo) e all’ex capo della segreteria Salvatore Romeo (abuso d’ufficio, contestato anche allo stesso Romeo). Tuttavia, per il reato di abuso d’ufficio sulla nomina di Marra, gli inquirenti hanno deciso l’archivazione per Virginia Raggi, ma non per Raffaele Marra. La Procura ha inoltre chiesto anche l’archiviazione della Raggi, in relazione alla nomina di Carla Raineri (indagine avviato dall’esposto presentato da Fratelli d’Italia), a capo di gabinetto.
    M.