Seppure non presente ad Amburgo fisicamente, Papa Francesco ha inviato un messaggio alla cancelliera tedesca Angela Merkel, affinché nellapertura dei lavori del G20 venga ricordato che, “Nei cuori e nelle menti dei governanti e in ognuna delle fasi dattuazione delle misure politiche cè bisogno di dare priorità assoluta ai poveri, ai profughi, ai sofferenti, agli sfollati e agli esclusi, senza distinzione di nazione, razza, religione o cultura, e di rigettare i conflitti armati”. Il Pontefice intende così trasmettere alla Merkel “alcune considerazioni che stanno a cuore a me e a tutti i Pastori della Chiesa Cattolica, in vista del prossimo incontro del G20, nel quale sono presenti i Capi di Stato e di Governo del Gruppo delle maggiori economie mondiali e le massime autorità dellUnione Europea. Vorrei innanzitutto manifestare a Lei e ai leader che si incontreranno ad Amburgo il mio apprezzamento per gli sforzi compiuti per assicurare la governabilità e la stabilità delleconomia mondiale, con particolare attenzione ai mercati finanziari, al commercio, ai problemi fiscali e, più in generale, ad una crescita economica mondiale che sia inclusiva e sostenibile. Tali sforzi, come ben prevede il programma di lavoro del Vertice, sono inseparabili dallattenzione rivolta ai conflitti in atto e al problema mondiale delle migrazioni”. Quindi, rifacendosi all’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, Francesco commenta che r”la gravità, la complessità e linterconnessione delle problematiche mondiali sono tali che non esistono soluzioni immediate e del tutto soddisfacenti. Purtroppo, il dramma delle migrazioni, inseparabile dalla povertà ed esacerbato dalle guerre, ne è una prova. E possibile invece mettere in moto processi che siano capaci di offrire soluzioni progressive e non traumatiche e di condurre, in tempi relativamente brevi, ad una libera circolazione e alla stabilità delle persone che siano vantaggiosi per tutti. Tuttavia, questa tensione tra spazio e tempo, tra limite e pienezza, richiede un movimento esattamente contrario nella coscienza dei governanti e dei potenti. Una efficace soluzione distesa necessariamente nel tempo sarà possibile solo se lobiettivo finale del processo è chiaramente presente nella sua progettualità”.
M.