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    Meteo, sud nella morsa di “Lucifero”: settimana bollente con picchi fino a 48 gradi

    L’anticiclone africano continua ad insistere sull’Italia e per gli esperti sarà una settimana torrida: probabilmente la più calda dell’estate. Secondo le previsioni le temperature sono destinate a crescere ulteriormente, sia al sud -dove la morda del caldo si sta manifestando già da giorni – che nelle regioni settentrionali: martedì, mercoledì e giovedì, saranno i giorni da bollino rosso con temperature che soprattutto al sud e nelle isole toccheranno livelli record.

    Il primato potrebbe andare proprio a Sicilia e Sardegna dove, a partire da domani, si raggiungeranno picchi di 45-46 gradi anche se non è escluso che nel corso della settimana si possa arrivare anche a 48 gradi nelle ore più torride della giornata: il Servizio di Protezione Civile regionale ha già diramato un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che sarà in vigore fino a venerdì 13 agosto 2021. Tutta colpa della fase di alta pressione sub-tropicale che sta investendo il bacino del Mediterraneo e che ovviamente sta percorrendo lo stivale con particolare insistenza sulle regioni del sud: da domani le massime potranno superare i 40° in Campania, Puglia e Calabria mentre al centro, fra Roma e Firenze, le massime potranno oscillare fra i 36° e i 38°. Non staranno meglio gli abitanti dell’Italia settentrionale: anche qui le temperature sono molto sopra con punte di 36-37 gradi nelle città della pianura Padana e fino a 28-30 gradi in quota a 1.500 metri.

    Incendi fuori controllo

    In questo contesto climatico, ovviamente, l’emergenza incendi non accenna ad arrestarsi e, anzi, rischia di rivelarsi tra le più drammatiche delle ultime estati. Stando ai dati ufficiali, dal 15 giugno al 7 agosto i Vigili del Fuoco hanno effettuato 44.442 interventi complessivi di cui quasi 25mila in sole 3 regioni: Sicilia (10.296), Puglia (9.809) e Calabria (4.851) mentre in Sardegna sono stati 1.861. Lo scorso anno gli interventi su scala nazionale furono all’incirca la metà e dicono gli esperti che per ritrovare numeri simili bisogna risalire al 2017. A questo si aggiunge un nuovo bollettino di previsione di pericolo incendio emanato dalla Protezione Civile regionale per la giornata di oggi e che riguarda tutta la Sardegna occidentale, comprese le zone interne e, ancora una volta, l’Oristanese, teatro del gigantesco rogo di fine luglio. Ora il timore è che, in coincidenza dei nuovi picchi delle temperature previsti nelle prossime ore possa esserci anche un’ulteriore ripresa dei focolai con pesanti danni per la vegetazione in terra sarda.

    Gianni Avanzi