METRO C, RITORNO AL PASSATO, RITARDI E CONTROACCUSE

     
     
    “In quelle carte, che secondo Marino fissavano ’date e costi certi’ – prosegue l’articolo – si parlava di consegna del cantiere fino a Lodi entro il 31 agosto 2014. Tempistica compatibile, calcolando il pre-esercizio (che può anche durare qualche mese), con un’apertura al pubblico entro fine anno. Ma, ad oggi, è difficile immaginare che quella previsione verrà rispettata. Il ’blocco’ dello scorso anno, con l’infinita querelle in Campidoglio su chi dovesse dare il via libera ai pagamenti alle imprese (erano i tempi dello scontro tra assessori – Improta alla Mobilità e Morgante al Bilancio – e tra ’pezzi’ amministrativi, cioè Ragioneria e Dipartimento Trasporti) ha provocato un ritardo nei cantieri. Di quanto? Metro C parla di ’un paio di mesi, parzialmente recuperati’, secondo i vertici del Campidoglio i mesi ’sono almeno quattro’, a cui se ne aggiungeranno altri. La nuova ipotesi, infatti, è un ritorno all’antico. E cioè aprire non più da Pantano a Lodi in un colpo solo, come ad un certo punto si era deciso. Ma tornare all’apertura in due fasi: prima Pantano-Centocelle, cioè 15 stazioni, poi il resto. Facendo così, però, il cantiere Centocelle-Lodi subirà ulteriori rallentamenti: ’Se ce la facessimo ad aprire al pubblico per febbraio 2015 andrebbe più che bene…’, ragionano in Comune. A quel punto, però, da nuovo contratto scattano le penali. Chi paga per il ritardo? Secondo Metro C ’la colpa è del Campidoglio’, secondo palazzo Senatorio ’la responsabilità è delle imprese’. In arrivo, insomma, c’è un altro contenzioso. Ma non basta. Perché, all’orizzonte, si profilano nuovi guai. Il consorzio, infatti, lamenta il blocco dei pagamenti: ’Non ci saldano i Sal (Stato avanzamento lavori, ndr ) da un anno. Siamo fuori di 110 milioni’, dicono. E poi ci sarebbero i 90 milioni in più previsti dall’atto attuativo, che però facevano parte di una parte dell’accordo che sarebbe dovuto ripassare al Cipe, e altri 13-14 milioni dalla Regione. Finita? Non ancora. Perché poi c’è il discorso pre-esercizio (sulla Pantano-Centocelle è già iniziato) e manutenzione. Toccherebbe all’Atac, che alla fine però dovrebbe lasciare il compito a Metro C (pagando, naturalmente). Ma, sempre dalle aziende, denunciano: ’La manutenzione non c’è, il rischio è che si deteriori tutto’. E quello sì, che sarebbe un problema”.