MIGRANTI – IL PRESIDENTE MATTARELLA:’DOBBIAMO INSEGNARE LORO LA LINGUA ITALIANA’


“La lingua è conoscenza e la conoscenza abbatte i muri, previene i ghetti. Per questo dobbiamo impegnarci alla massima diffusione dell’italiano anche quei Paesi a noi vicini, come i Balcani e quelli che si affacciano sul Mediterraneo, dove può diventare strumento di pace, di amicizia e di collaborazione”. Così, il Presidente della Repubblica Mattarella, si è rivolto alla platea milanese, nell’ambito dell’82/mo congresso della Società Dante Alighieri, tenutosi presso il Museo diocesano. “La lingua italiana può essere un veicolo di integrazione tra cittadini di diverse comunità di migranti che si stanno insediando nel nostro territorio – ha tenuto a sottolineare Mattarella –  per questo dobbiamo essere più impegnati a promuovere la conoscenza della nostra lingua nei loro confronti. I tempi che ci aspettano sono carichi di sfide – ha aggiunto il numero uno del Quirinale – prospettive e incognite. Il vento della globalizzazione soffia in modo crescente e non saranno i muri o le barriere a fermarlo. Per assicurare ai nostri figli un futuro di pace – ha quindi ammonito – non servono persone con la testa rivolta all’indietro, condannate a camminare a ritroso ma abbiamo bisogno di filosofi, intellettuali, politici e scienziati con capacità di lungimiranza.  Non dobbiamo avere paura o remore nei confronti della globalizzazione. Il carattere globale – ha quindi concluso -non è negativo o positivo, solo diverso. Per l’Italia, accanto ai rischi ci sono opportunità se sapremo esprimere innovazione e genialità”.

M.