Come previsto, le affermazioni a dir poco ‘vergognose’ pronunciate ieri dal ministro degli esteri francese Darmanin nei nostri confronti in merito alla vicenda dei migranti e delle Ong (“Gli italiani disumani e non professionali”), hanno subito destato grande sdegno nel Paese.
E poco fa da Palazzo Chigi, la premier Meloni ha commentato: “La reazione della Francia sul caso dei migranti? Quando si usa la parola ‘ritorsioni’ qualcosa non funziona, sono rimasta colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, incomprensibile e ingiustificata“.
“La nave Ocean Viking che oggi attracca in Francia – ha aggiunto il presidente del Consiglio – è la prima nave di una Ong che attracca in Francia, con 234 migranti, una vicenda che ha generato una reazione molto dura contro l’Italia che in un anno ha fatto entrare 90mila migranti, visto che tutte le Ong sono arrivate in Italia“.
Riguardo poi alle affermazioni di Darmanin, secondo cui la Francia chiede di isolare l’Italia, “Voglio sperare che questo non accada, non sarebbe intelligente per la condizione nella quale l’Europa si trova. Il ruolo europeo deve avere un suo standing. Siamo in mezzo a una guerra, abbiamo grandissime sfide da affrontare. Francamente non credo che la Ue deciderà di fare cose particolarmente drammatiche nei confronti dell’Italia solo perché su 90mila persone, 200 sono sbarcate da un’altra parte“.
Ed ancora: “L’Europa potrebbe anche decidere di affrontare questa materia isolando l’Italia, ma io credo sarebbe meglio isolare gli scafisti. La richiesta di isolamento dell’Italia tradisce una dinamica europea per me curiosa, visto che si parla di Europa della solidarietà e della condivisione“. Dunque, ha aggiunto ancora la Meloni “bisognerà trovare una sintesi. Ho trovato i toni molto forti per la questione in sé“.
“Bloccano il sistema di ricollocamenti deciso in Europa? Finora di migranti ne sono state ricollocati 117, 38 in Francia, qualcosa non funziona, cosa è che fa arrabbiare? – domanda la premier – L’Italia deve essere l’unico porto di sbarco per chi arriva dall’Africa? Questo non è scritto in nessun accordo, questo chiedo”. E sulla ricollocazione europea dei migranti, ha proseguito la Meloni, “Non credo che questo sia giusto. Ieri abbiamo fatto sbarcare seicento persone, nello stesso giorno e di fronte a 234 persone saltano le relazioni diplomatiche? Questo dimostra che la situazione non può più essere questa“.
Probabilmente, ha osservato il capo dell’esecutivo, “Ci sono state delle incomprensioni, la Francia aveva dichiarato che avrebbe accolto la Ocean Viking e non avrebbe fatto una selezione, come invece sarebbe avvenuto in Italia, questa notizia non è stata smentita per 8 ore e quindi io ho detto ‘grazie per il gesto di solidarietà’. Le mie parole volevano essere un gesto distensivo“.
Ad ogni modo, ha ribadito ancora la premier, “Abbiamo avuto dai cittadini un mandato per una gestione diversa del tema migranti. Chiederò al Parlamento cosa ne pensa, se noi dobbiamo essere l’unico porto di sbarco delle Ong, io voglio cercare una soluzione comune e seria, di cui ho discusso anche parlando con Macron, con Scholz, in Ue, serve una missione europea per difendere i confini esterni europei. Sapete come la penso, dobbiamo ad esempio aprire in Africa gli hot-spot“.
Infine, ha terminato la Meloni, “Sul tema migranti chiedo che si costruisca una soluzione europea. La questione è stabilire che tutti hanno gli stessi diritti all’interno della Ue. Qualsiasi persona dotata di senno si rende conto che c’è un tema nazionale“. Tuttavia, ha tenuto a rimarcare prima di congedarsi: “Sulla questione migranti “nuovi provvedimenti ci saranno sicuramente“.
Max