Milan-Juventus 0-2: Ronaldo e Mandzukic. Higuain rigore flop e rosso

    La Juve mette a segno l’ennesimo record della sua storia e non si rallenta neanche in casa del Milan. Undici vittorie in dodici partite, nessuna altra squadra fino a questo punto era stata in grado di partire tanto bene in serie A. La super sfida della 12/a giornata di serie A ha di fatto collocato una specie di cappello di laurea sulla testa degli uomini di Allegri che hanno preso il bottino pieno in quel di San Siro 2-0, vecchia arena dello stesso Allegri sulla panchina dei rossoneri, e si sono riportati dunque a +6 sul Napoli. Il Milan dunque cade in casa, pur se con diverse recriminazioni (specialmente verso sé stessi) e torna al quinto posto ma soprattutto, in un momento delicato anche per via dei tanti assenti, dovrà anche fare a meno del pipita Gonzalo Higuain che ha commesso forse una delle più grandi ingenuità della sua intera lunga carriera. Non il rigore sbagliato, certo: quello, ci può stare, specie se il grande goleador argentino aveva già dimostrato di non essere lucidissimo da questo punto di vista nel passato: ma l’espulsione per rosso diretto che lo vedrà saltare almeno la prossima partita contro la Lazio. E adesso per i rossoneri è arrivata la 15/a sconfitta tra campionato, coppa Italia e supercoppa italiana negli ultimi sei anni contro i campioni d’Italia. Durante lo stop dei campionati, a Gattuso dovrà recuperare qualche assente e mettere a posto un po’ di cose.

    Dunque Cristiano Ronaldo vince il duello con Gonzalo Higuain. Avevano giocato insieme a Madrid, si sono sfiorati alla Juventus questa estate, ma nei fatti, come un po’ in tutta la storia di questi anni, il portoghese ha stra battuto l’argentino. L’anno scorso, a maglie invertite, era stato il protagonista con una doppietta che aveva steso i rossoneri e lanciato la Juventus, ma questa volta Gonzalo Higuain è diventa l’uomo copertina ma in negativo. Il Pipita forse ancora molto arrabbiato per essere stato scaricato questa estate, ha provato a voler farsi rimpiangere dalla sua ex squadra. Ma come spesso ha dimostrato la sua carriera, quando le motivazioni dell’argentino sono altissime e toccano magari qualche corda emotiva di troppo, succedere qualcosa di negativo per lui: che pur avendo sbagliato il rigore del momentaneo pareggio, non si era demoralizzato. Del resto, di rigori in carriera anche pesanti ne aveva già falliti, e spesso in occasioni clou o finali, per cui non era stato certo questo ad alimentarne la rabbia. Ma forse una sorta di frustrazione accumulata, perchè poi in seguito al raddoppio bianconero è arrivato un fallo ingenuo su Benatia con cartellino giallo, ma soprattutto l’evidente contestazione nei confronti dell’arbitro che ha tirato fuori il cartellino rosso diretto, espellendolo. Rabbia e plateali gesti di stizza del Pipita che è stato portato via da compagni ed ex compagni, peraltro tutti anche nel post match schierati dalla sua parte per amicizia e per solidarietà professionale, diciamo così. Niente da fare dunque per Higuain, che non incide nella ‘sua’ partita, a differenza di tutte le altre volte in cui aveva punito un’altra sua ex squadra (il Napoli). Espulso e poi scusatosi nel post gara in TV, Higuain salterà lo scontro diretto contro la Lazio al rientro dalla sosta. Ronaldo, invece, sfata il tabù San Siro dove non aveva mai segnato da avversario di Milan e Inter e dimostra di essere sempre più uomo chiave di questa Juve.