Miracolo dei medici. A Torino un diciottenne è stato salvato da un tumore osseo con un trapianto di bacino artificiale – di Glenda Fei

    operazione “ Senza questi medici mio figlio sarebbe morto”, afferma il padre di un ragazzo di diciotto anni, salvato miracolosamente da un tumore osseo con il trapianto di un bacino artificiale. Residente nella provincia di Torino, il ragazzo soffriva da circa un anno di osteosarcoma del bacino; era stato finora considerato “inoperabile” e aveva superato ben sedici cicli di chemioterapia nel reparto di Oncoematologia dell’ospedale  Regina Margherita. Nel frattempo i chirurgi ortopedici dell’ospedale Cto di Torino, l’ospedale traumatologico della Città della Salute, avevano fatto realizzare negli Stati Uniti un emibacino in titanio con rivestimenti in tantalio, secondo misure prese da una tac del calco del paziente.

    L’operazione è stata eseguita nella giornata di ieri ed è durata circa due ore, presso l’ospedale Cto di Torino. Il dottor Raimondo Piana, responsabile di Chirurgia oncologica ortopedica del Cto, ha rimosso l’emibacino destro e l’anca colpiti dal tumore e soltanto successivamente il professor Alessandro Massé, direttore della clinica universitaria ortopedica dell’ospedale, li ha sostituiti e ricostruiti con la protesi del nuovo bacino. L’intervento sembra essere riuscito con successo, senza provocare ulteriori danni. Per il momento il ragazzo è ricoverato in terapia intensiva e nel pomeriggio sarà trasferito nel reparto di Chirurgia oncologica. Per la prima volta al mondo è stato portato a termine con ottimo risultato un intervento di tale importanza. Si può così parlare di un vero e proprio ” miracolo” dei medici, caso più unico che raro nei giorni nostri.