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MMA: Sarà Usman l’anti Nurmagomedov?

Prima chiariamo una cosa, Khabib Nurmagomedov non tornerà. Almeno non presto.

Non ditelo a Dana White però. Il boss della UFC è tornato sull’argomento di Nurmagomedov cominciando dal ritiro, dapprima dicendo che non spingerà “The Eagle” a difendere il titolo leggero che ancora detiene ufficialmente, e poi dicendo che il nuovo campione dovrà ancora passare da Nurmagomedov, nonostante lo stesso White insista sul fatto che non vede l’ora che un nuovo campione venga incoronato.

Per quanto assurda sia diventata la ricerca di White, si può capire perché sia ​​così tenace. In primo luogo, il fatto che durante l’imbattibilità di Nurmagomedov attraverso l’UFC sia emerso come un potente pareggio al botteghino, probabilmente secondo solo al suo rivale di lunga data Conor McGregor. White ha pubblicamente sbavato al pensiero di abbinare di nuovo i due dopo che la loro lotta a UFC 229 ha battuto i record di pay-per-view UFC.

L’ex campione di Bellator Michael Chandler ha fatto un debutto spettacolare all’UFC 257 e poi, chiamato a combattere con Nurmagomedov, ha suggerito che potrebbe essere l’uomo in grado di impedire a Nurmagomedov di raggiungere il 30-0 se dovesse gareggiare di nuovo. E, naturalmente, c’è sempre l’incontro fantasy con Georges St-Pierre che entrambi gli uomini hanno preso in giro in passato.

Ma nemmeno “GSP” tornerà, quindi non è chiaro a questo punto cosa possano offrire i matchmakers dell’UFC a Nurmagomedov per convincerlo a invertire la rotta dal tramonto. Almeno era prima di UFC 258.

L’abbinamento in gabbia di Kamaru Usman e Nurmagomedov non è un nuovo suggerimento, ma è improvvisamente molto più allettante con Usman che ha eliminato gli attuali contendenti dei pesi welter con il suo emozionante TKO al terzo round ai danni di Gilbert Burns sabato. Nurmagomedov è diventato campione nel 2018, Usman l’anno successivo, e non c’è mai stato davvero un momento da quando avrebbe avuto senso per i due parlare di un potenziale superfight.