Molestie sessuali, Weinstein verserà 30 milioni alle accusatrici

    L’effetto domino è stato innescato da un’inchiesta svolta nel 2017 dal New York Times, che portò alla luce diverse testimonianze di donne che accusavano il noto produttore cinematografico Harvey Weinstein di abusi sessuali. È nato tutto dalle denunce di Rose McGowan e Ashley Judd, poi nel tempo si sono aggiunte diverse altre presunte vittime tra attrici, modelle e collaboratrici dello stesso Weinstein fino a raggiungere il considerevole numero di più di 80 donne, tutte raccolte in una lista. A tenere il conto è stata Asia Argento, figlia del re dell’horror Dario, che ha denunciato gli abusi subiti dal magnate del cinema: “Questo è l’elenco delle 82 donne che sono state aggredite sessualmente, stuprate o violentate da Weinstein. Noi, vittime, abbiamo compilato questa lista”, scriveva Asia Argento su Twitter. 

    Weinsten, patteggiamento da 44 milioni di dollari  

    Ora, a distanza di due anni, Weinstein non è più un produttore cinematografico e sembra pronto a patteggiare. Un accordo sulla base di 44 milioni di dollari: questa la cifra pattuita. Trenta milioni andrebbero alle accusatrici, 14 invece sarebbero stanziati per le spese legali. A rendere nota la svolta nella vicenda è il “Wall Street Journal”, che ha inoltre spiegato che l’accordo non sarebbe stato ancora raggiunto ma si va in quella direzione. Dopo due anni di indagini sembra arrivata vicina la svolta nel caso Weinstein, l’uomo accusato da più di 80 donne che hanno dato vita al movimento #MeToo.