MORTE SARA BOSCO – NON ISTIGAZIONE AL SUICIDIO: SI INDAGA PER OMICIDIO

Spunta un primo indagato in merito alla morte della ragazza minorenne trovata lo scorso 8 giugno in un padiglione dismesso dell’Ospedale Forlanini. Accantonata l’ipotesi di istigazione al suicidio, il pm Antonino Di Maio, sta interrogando il pusher che avrebbe venuto alla giovane Sara Bosco la dose fatale. Le accuse avanzate dal magistrato sarebbero di omicidio volontario e spaccio di sostanze di stupefacenti. Intanto si aspetta l’esito degli esami tossicologici per capire quale sostanza abbia provocato la morte della ragazza. Secondo i primi risultati emersi dall’autopsia: Sara Bosco aveva già cominciato il processo di disintossicazione. Interrogata svariate volte anche la mamma della giovane: gli inquirenti stanno valutando le sue dichiarazioni. In mattinata, le forze dell’Ordine, hanno sgomberato alcuni padiglioni in disuso. All’interno degli stabili sono state trovate 24 persone (sei italiani, tra cui una donna incinta, quattro romeni, 13 extracomunitari e un ragazzo marocchino), tutte denunciate all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva. Il marocchino, secondo prime indiscrezioni, è stato arrestato perché in possesso di denaro e droga finalizzata allo spaccio, ed inoltre, stava scontando una misura cautelare.

D.T.