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Morti sul lavoro, oggi manifestazione a Roma. Nel Lazio da gennaio 19 “morti bianche”

“Prevenzione, formazione e controllo”: tre parole chiave sul delicato tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono recenti gli ultimi fatti di cronaca, dalla morte di Luana D’Orazio, 22 anni, a Prato, a Marco Oldrati, 52 anni, vicino Varese, che hanno richiamato l’attenzione e la preoccupazione dell’opinione pubblica su quelle che vengono definite le “morti bianche”. Difficile, se non impossibile, confrontare con precisione i dati relativi ai decessi nei luoghi di lavoro da marzo 2020 con gli anni precedenti.

A causa del Covid-19, infatti, sono morti tanti lavoratori soprattutto nel settore sanitario; il lavoro da remoto ha ridotto gli spostamenti e di conseguenza gli infortuni e i decessi “in itinere” (ovvero nel tragitto di andata o ritorno dai luoghi di lavoro), così come la chiusura forzata delle aziende per frenare la diffusione dei contagi.

I dati e la pandemia

Ciò nonostante i dati dicono che nel primo trimestre di quest’anno ci sono stati 185 morti sul lavoro, 19 in più rispetto al 2020, ovvero una crescita dell’11,4%. Circa due morti al giorno dall’inizio dell’anno. Un dato da relazionare però sempre con l’emergenza sanitaria in corso e con la terza ondata che ha colpito l’Italia nei primi tre mesi dell’anno.

Non considerando la pandemia, infortuni e decessi nei luoghi di lavoro in Italia negli sono stabili o in lieve calo (1.133 nel 2018, di cui meno del 60% sul posto di lavoro; 1.089 nel 2020, sempre meno del 60% sul posto di lavoro; 1.270 nel 2020, ma come è stato detto i dati sono fuorvianti a causa dell’emergenza sanitaria), ma comunque numeri molto alti.

Sicurezza nei luoghi di lavoro: servono più controlli

“Prevenzione, sicurezza e controllo”, rimangono le tre parole chiave per la salvaguardia da infortuni e incidenti mortali sul lavoro, soprattutto in un momento di grande crisi economica delle aziende. “I controlli sulla sicurezza nelle aziende – scrive il Post – negli anni sono diminuiti a causa di un numero di ispettori insufficiente a garantire il monitoraggio”. Una tendenza da invertire per ottenere un drastico calo dei decessi nei luoghi di lavoro.

Manifestazione a Roma

Per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla questione, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil saranno davanti a Montecitorio, a Roma, dalle 16 alle 18 di oggi e in altre città d’Italia dalle 10.30 alle 12.30. Il tema della protesta è #BastaMortiSulLavoro e fare proposte contro il lavoro nero e irregolare, più difficile da analizzare per la mancanza di dati e fonti certe. Le mobilitazioni, che proseguono da diversi giorni, termineranno domani, 27 maggio, davanti alla sede della Regione Lazio, dove nel territorio nel primo trimestre si sono registrati 19 decessi nei luoghi di lavoro.