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Mosca ed il nucleare: per quanto allertati, Usa ed alleati ritengono molto difficile prevenire un attacco

L’intelligence Usa, insieme a quelle degli alleati, stanno aumentando gli sforzi per individuare qualsiasi mossa o comunicazione dei militari russi che possa segnalare un eventuale ordine da parte di Vladimir Putin per il ricorso a armi nucleari nel conflitto con l’Ucraina. 

Mosca ed il nucleare: “Qualsiasi indicazione che l’imprevedibile leader russo abbia deciso di scatenare l’impensabile, potrebbe arrivare troppo tardi”

Ovviamente prevale la paura chequalsiasi indicazione che l’imprevedibile leader russo abbia deciso di scatenare l’impensabile, in un disperato tentativo di riconquistare l’iniziativa o ricattare la comunità internazionale, potrebbe arrivare troppo tardi“. Tuttavia, per quanto possibile in questi casi, gli 007 internazionali (dalle semplici comunicazioni a quelle più sofisticate), continuano costantemente a monitorare ogni ‘respiro’ dei militari di Mosca, così da riuscire ad ‘intercettare per tempo’ (non sia mai), ogni minimo indizio capace di riuscire a predire un imminente ricorso ad armi nucleari da parte di Putin contro l’Ucraina.

Mosca ed il nucleare: qualora Putin decidesse di usarlo, farebbe ricorso a piccoli ordigni ‘tattici’, facili da veicolare

Un’impresa, come dicevamo, abbastanza complicata, visto che ormai, grazie alla tecnologia, se non i droni, ma moltissime armi e mezzi (dai caccia, ai lanciamissili), possono essere armati con piccoli ordigni ‘tattici’ nucleari. Le circostanze, anche per ovvi motivi, suggeriscono che, semmai arrivi a farlo, la Russia opterebbe per ‘perimetri contenuti’, evitando così l’impiego di armi facilmente intercettabili, come i missili balistici intercontinentali.

Mosca ed il nucleare: per quanto allertati, Usa ed alleati ritengono molto difficile prevenire l’imminenza di un attacco

Insomma, sebbene ucraini ed alleati continuino ad assicurareNoi stiamo controllando maggiormente“, impiegando agenti segreti, infiltrati, e ‘spie sul campo’, in realtà, a meno che non sia Putin in prima persona (o Biden a parti inverse) ad annunciarlo prima, allo stato dei fatti resta purtroppo molto complicato riuscire a prevenire un eventuale – seppure ‘minore’ – attacco nucleare. Questo, almeno, è quanto detto…

Max

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Max Tamanti