MUNICIPIO I, IN UN MESE 622 CONSENSI A DONAZIONE ORGANI SU CARTA IDENTITÀ

     
     
    “Sono già 622 i cittadini del I Municipio che dal 19 giugno hanno dato il loro consenso alla donazione di organi e tessuti all’atto del rinnovo della carta d’Identità. Il progetto ’Una scelta in Comune’, che dà la possibilità di depositare la propria volontà a donare gli organi firmando un modulo, è partito un mese fa proprio nel I Municipio e dovrà essere esteso, dal prossimo autunno, anche in altri municipi della città. Il primo a sottoscrivere la donazione il sindaco di Roma Ignazio Marino. Fino ad ora i cittadini che hanno dato il loro consenso alla donazione, negli uffici di via Petroselli 50 e Circonvallazione Trionfale 19, sono circa il 20% considerando che le carte d’identità rilasciate nell’ultimo mese sono state 3228″.  “622 persone che magari non avrebbero pensato o trovato modo di esprimere la propria volontà sono diventate donatori – commenta Emiliano Monteverde, assessore alle Politiche Sociali del Municipio Roma I – un primo straordinario risutato – spiega l’assessore – se si considera che tra chi ha rinnovato il documento di riconoscimento ci sono anche molti minori che ovviamente non firmano il modulo. Un risultato di cui sono particolarmente orgoglioso perché è il frutto di una collaborazione tra l’amministrazione comunale, i dipendenti dell’Anagrafe, il Consiglio e l’amministrazione municipale, l’associazionismo. Al progetto hanno partecipato anche il Centro regionale trapianti, mentre i volontari dell’associazione Aido, associazione italiana donatori di organi e Cittadinanzattiva hanno garantito la loro presenza negli uffici per informare i cittadini. Quando si rema tutti idalla stessa parte la vita dei cittadini migliora”. “Con la sperimentazione del Municipio I per la prima volta in un grande comune d’Italia viene fornita la carta d’identità con l’indicazione della volontà a donare gli organi – conclude Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma I – si può finalmente attuare una legge dello Stato importante, che accelera la crescita dei donatori e che sembrava non si potesse realizzare”.