“Un paradosso, proprio in questi minuti i Rom sgomberati in questi giorni dal Parco delle Valli stanno protestando sotto la sede del Municipio III a piazza Sempione. Non avendo accettato le soluzioni prospettate dal Comune di Roma, che avrebbe suddiviso le famiglie, gli abitanti delle baraccopoli si sono uniti nella protesta per chiedere un alloggio che risponda alle esigenze di tutta la colonia”. E’ quanto dichiara in una nota Francesco Filini, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale nel Municipio III.
“E’ la prima volta che assistiamo a una manifestazione degli abitanti delle baraccopoli – aggiunge Filini – che ha come particolarità quella di essere sostenuta e combattuta insieme dall’amministrazione municipale, infatti l’assessore alle politiche Sociali Eleonora di Maggio, Sel, ieri ha accompagnato i nomadi, insieme a Amnesty e 21 Luglio a manifestare sotto il V Dipartimento, oggi si schiera al fianco dei manifestanti che protestano per lo sgombero sostenuto dall’Amministrazione. Chissà cosa penserà il presidente Marchionne, che dopo un anno è stato costretto dalle opposizioni, dai comitati e dai cittadini a rivedere la sua presa di posizione antisgomberi. Tutti i progetti d’integrazione di cui hanno parlato per anni si sono sfracellati contro la realtà dei fatti, e ora la sinistra si trova in balia delle sue endemiche contraddizioni: continuare con gli sgomberi come chiede il territorio o cedere alle prese di posizione ideologiche intrise di buonismo e illegalità? Ai posteri l’ardua sentenza”.
“E’ la prima volta che assistiamo a una manifestazione degli abitanti delle baraccopoli – aggiunge Filini – che ha come particolarità quella di essere sostenuta e combattuta insieme dall’amministrazione municipale, infatti l’assessore alle politiche Sociali Eleonora di Maggio, Sel, ieri ha accompagnato i nomadi, insieme a Amnesty e 21 Luglio a manifestare sotto il V Dipartimento, oggi si schiera al fianco dei manifestanti che protestano per lo sgombero sostenuto dall’Amministrazione. Chissà cosa penserà il presidente Marchionne, che dopo un anno è stato costretto dalle opposizioni, dai comitati e dai cittadini a rivedere la sua presa di posizione antisgomberi. Tutti i progetti d’integrazione di cui hanno parlato per anni si sono sfracellati contro la realtà dei fatti, e ora la sinistra si trova in balia delle sue endemiche contraddizioni: continuare con gli sgomberi come chiede il territorio o cedere alle prese di posizione ideologiche intrise di buonismo e illegalità? Ai posteri l’ardua sentenza”.
