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    Musica per Roma, un bilancio finale da capogiro

    Un bilancio finale che presenta numeri da capogiro, “sono il miglior riconoscimento per il lavoro svolto e confermano che a un aumento di offerta culturale in spazi diversi ha corrisposto un aumento di domanda non solo dei romani ma anche di molti cittadini stranieri e turisti in visita alla capitale. E soprattutto, parlo a nome di tutta la Fondazione Musica per Roma, ci rende molto orgogliosi aver restituito alla città la Casa del Jazz, un luogo unico nel panorama internazionale”.
    E’ ovviamente raggiante il presidente della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina, il quale tiene a sottolineare che questa, “è stata un’estate di grande musica e spettacolo, che ha registrato oltre 100mila presenze nelle due splendide venue come la Cavea dell’Auditorium ed il parco della Casa del Jazz. Abbiamo avuto infatti ben 61 serate in cui si sono potuti ascoltare dal vivo alcuni dei più importanti nomi della musica rock, pop, jazz, italiana e internazionale e assistere agli spettacoli dal vivo di alcuni tra gli attori più apprezzati di oggi. Sono particolarmente importanti i dati della Casa del Jazz che ha avuto un incremento di pubblico dell’80% rispetto all’estate scorsa segnando il record assoluto di presenze estive”.

    Musica per Roma: dalla Cavea alla Casa del Jazz

    Gli fa eco, con altrettanto orgoglio, anche l’Ad della Fondazione Musica per Roma, Josè R. Dosal, estremamente soddisfatto anche della qualità dell’offerta artistica proposta in questa edizione: “Abbiamo avuto una ‘doppia stagione’ estiva emozionante, con star della musica internazionale come Thom Yorke, Take That, Toto, Tears for Fears, Ben Harper, Nick Mason, Steve Hackett, Rufus Wainwright, Apparat che si sono alternati a nomi come Maneskin, Gazzelle, Irama, Bowland, artisti che hanno avuto un alto numero di presenze dimostrando come l’Auditorium sia ormai percepito anche dal pubblico più giovane come uno spazio a loro congeniale. La Casa del Jazz ha ospitato grandi mostri sacri della musica afroamericana e non solo come Gary Clark, Incognito, Bill Frisell, Steve Gadd, Charles Lloyd, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu e molti altri. Non è mancata l’attenzione anche quest’anno alle nuove energie creative della capitale intercettate da Retape Summer. Tutti questi elementi sono andati a comporre una stagione che considero unica nel suo genere per qualità, varietà e quantità delle proposte, con una programmazione di alto livello degna di una capitale europea come Roma”.

    Musica per Roma: in 10mila per i Maneskin

    Del resto, come dar loro torto, come dicevamo, davanti a numeri e personaggi così importanti? Basti pensare che le location in questione (l’Auditorium Parco della Musica e la Casa del Jazz), hanno totalizzato la bellezza di ben 100mila spettatori paganti?
    Nello specifico l’edizione di quest’anno del ‘Summertime‘ ospitato alla Casa del Jazz ha toccato le 18mila presenze, quasi raddoppiando quelli dell’anno precedente. Se poi dei 31 concerti ospitati, consideriamo che 11 – sei dei quali ‘sold out’ – si sono ‘consumati’ all’interno della XXIX edizione de ‘I Concerti nel Parco Estate‘ (con el performance di artisti come Incognito, Paolo Fresu, Gary Clark Jr., l’Orchestra di Piazza Vittorio, Neri Marcorè e Edoardo Ferrario), ci troviamo davanti ad un bilancio strepitoso.
    Ovviamente spiccano i numeri registrati dal ‘Roma Summer Fest’ nella Cavea dell’Auditorum del Parco della Musica, dove 30 concerti (nove qi i ‘sold-out’), hanno radunato complessivamente qualcosa come 85mila spettatori.
    Tra le curiosità, i numeri realizzati dagli artisti, con i giovani Maneskin che possono vantare 10mila spettatori tutti per loro, al pari di altre star del calibro de Il Volo, Take That, Toto, Gazzelle, Tears for Fears, Thom Yorke e Fiorella Mannoia.
    Max