NASCE “APP X ROMA” UN “LUOGO” VIRTUALE IN CUI CONDIVIDERE IDEE PER COSTRUIRE APPLICAZIONI INNOVATIVE PER LA ROMA DI DOMANI

Nasce il nuovo contest “App X Roma” – Un contest internazionale, una giuria di esperti e tanta voglia di innovare. Sono questi gli ingredienti vincenti della ricetta del futuro per la città di Roma. App X Roma si appresta a diventare, così, la nuova modalità di generazione delle idee, con l’ambizione di cambiare la vita e il modo di vivere la città eterna, dalla mobilità sostenibile ai servizi al cittadino passando per la sharing economy. I migliori progetti saranno supportati nella realizzazione e le app saranno poi messe a disposizione di tutti i romani, in modo così da rendere Roma una città sempre più smart. L’iniziativa nasce dalla sinergia tra Fabio Pompei, manager in una importante azienda di telecomunicazioni e consigliere del Municipio Roma XII e Presidente della commissione Innovazione tecnologica” insieme a Tiffany Norwood, imprenditrice statunitense e pioniera della radio digitale satellitare. Tiffany Norwood ha recentemente visitato l’Italia, prima in Abruzzo nel Tecnopolo di L’Aquila per incontrare alcune delle migliori startup del territorio e alla presenza dei rappresentanti istituzionali locali, per poi essere ospite d’onore nell’evento, moderato dal consigliere Pompei, dal titolo “Investire nell’innovazione” che si è tenuto presso il Centro Studi Americani a Roma, momento di incontro e di dibattito sullo stato delle politiche intorno agli investimenti nel mondo delle start up. All’evento hanno partecipato anche Vito Cozzoli del MISE e Domenico Arcuri di Invitalia. L’obiettivo del contest è quello identificare le idee innovative per la capitale da realizzare grazie al supporto del mondo universitario e imprenditoriale. Chiunque può partecipare e presentare il proprio progetto. Per prendere parte all’iniziativa è sufficiente collegarsi a Facebook ed iscriversi alla pagina “App X Roma”, presentando li la propria idea. Requisiti vincenti saranno l’originalità e la portata innovativa dell’idea, insieme alla sua utilità e spendibilità sociale, il tutto finalizzato a rispondere ai bisogni chiaramente individuabili. In ultimo, ma non secondario, la fattibilità e la sostenibilità economica del progetto, che dovrà essere in grado di generare un ritorno positivo per la città, restando tuttavia replicabile e scalabile in un’ottica internazionale.