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Natale: chi vuol l’Italia chiusa 15 giorni e chi 7, prosegue l’insopportabile impasse del governo

Non se ne può più davvero di questa indecisione, di un esecutivo totalmente incapace di decidere e disporre. Da un anno a questa parte, diversamente da un governo degno di tale titolo, che dovrebbe dare prova di serietà e concretezza, è un continuo ‘tergiversare’, prendere tempo… per poi scadere nel caos. E per giunta a nostre spese.

Dunque, a 10 giorni dal Santo Natale, dopo giornate di proclami, annunci, ‘se’ e ‘ma’ come piovesse, ancora non è stato deciso nulla.

Sebbene il Cts si sia espresso abbastanza chiaramente già da giorni in merito ai ‘pericoli’ derivanti da eventuali allentamenti delle misure restrittive, questa scalcinata maggioranza (anche se per la verità il Pd è stato l’unico ad allinearsi sin da subito al parere degli scienziati), per lo meno ‘ha capito’ che per salvaguardare la nostra salute si deve chiudere ma, avendo ‘decolorato’ – per altro avventatamente – appena pochi giorni fa numerose regioni, ora il governo ‘fatica’ a rimangiarsi la parola.

Il numero dei giorni di chiusura al centro della disputa interna all’esecutivo

Ormai è abbastanza chiaro che ci si aspetta ‘almeno’ per la vigilia di Natale, Natale e Santo Stefano, vigilia di Capodanno e primo gennaio, 5 gennaio ed Epifania, una settimana di chiusura, così come proposto dal Pd. E’ vero invece che i più ‘rigorosi‘ (vista la situazione dei decessi giornalieri), in pieno stile Merkel – da Conte ai M5s – propendono invece per una sorta di mini lockdown dal 24 al 6 gennaio.

Insomma la ‘lotta interna’ ruota tutto intorno ai giorni di chiusura: 7 o 15? Nel frattempo chi è stato ‘miracolato’ nella zona gialla continua imperterrito ad affollare strade e negozi così che, seppure ci chiuderemo, di qui a qualche giorno ci troveremo intanto a fare i conti con i frutti di una scelta ancora una volta ‘politica’ e non sanitaria.

Si prosegue ad oltranza mentre sta arrivando anche la ministra di Iv

Ad ogni modo, mentre scriviamo è ancora in corso il vertice che, onde far arrabbiare oltremodo Renzi (che domani ‘regolerà i conti‘ con il premier), si protrarrà per dar modo alla ministra di Iv (Teresa Bellanova), di rientro da Bruxelles, di poter partecipare al ‘summit’ per dire la sua. Speriamo che la notte porti loro consiglio ma, soprattutto, responsabilità… 

Max