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    Negozi Roma: la Raggi detta gli orari per la Fase 3. Ecco come cambieranno fino al 30 giugno

    Spiegando di essersi basata sugli esiti positivi del monitoraggio al rischio contagi, e sulle esigenze  di alcune attività commerciali, la sindaca Raggi ha annunciato di aver firmato oggi una specifica ordinanza relativa agli orari di apertura delle attività commerciali, artigianali e produttive, che resterà in vigore fino al prossimo 30 giugno.

    Raggi: “Ecco per chi e come cambierà l’orario”

    Intanto, ha esordito la sindaca della capitale, “Nessun limite orario sarà imposto a quelle attività che registrano picchi di clientela in momenti specifici della giornata, a seconda dei servizi offerti, e che quindi verrebbero penalizzati da vincoli troppo rigidi. È la novità di questo provvedimento varato non appena la situazione sanitaria ce lo ha consentito”. Ad esempio, ha proseguito, “le ferramenta devono poter garantire approvvigionamenti alle imprese nelle prime ore del mattino mentre – ha aggiunto la prima cittadina di Roma – gelaterie e pizzerie a taglio devono poter lavorare fino a tardi. Vale anche per parrucchieri, barbieri ed estetisti, le cui prestazioni richiedono una permanenza prolungata all’interno del negozio e necessitano di tempi più ampi per l’alternanza della clientela. Altri potranno anticipare l’apertura e non saranno più vincolati dal limite serale delle 21.30, mentre librerie e cartolerie sceglieranno liberamente fra due delle fasce consentite. Le misure fin qui adottate per contenere l’epidemia hanno avuto un impatto positivo e ci consentono di dar seguito al confronto costante con le associazioni di categoria, per sostenere una ripartenza veloce e sicura”.


    Attività commerciali soggette a picchi di clientela

    Dunque, sono da ritenersi interessate dal provvedimento, quegli esercizi commerciali i cui clienti tendono invece a concentrarsi in coincidenza di particolari fasce orarie, come ad esempio i laboratori di prodotti alimentari (che annoverano le gelaterie, le pizzerie al taglio, le pasticcerie, e le rosticcerie); così come i negozi di ferramenta, le attività di rivendita di materiale edile (gli smorzi) chi tratta la  rivendita di termoidraulica, bricolage e vernici.

    Stesso discorso anche per gli acconciatori e gli estetisti, la cui utenza è evidentemente portata a rimanere per più tempo all’interno dell’esercizio, costringendo lo stesso a dover programmare su orari più lunghi.

    Esigenze che investono anche  le attività di autoriparazione (quindi i meccanici, gli elettrauto, i carrozzieri, ed i gommisti); ma anche le concessionarie di auto con annesse officine di assistenza e riparazione le quali, almeno in questa fase, debbono poter garantire l’utilizzo di mezzi privati per effettuare gli spostamenti per lavoro o altra necessità.

    Ecco le attività non coinvolte dal provvedimento

    Di contro, non saranno invece sottoposti a questo provvedimento: il commercio sulle aree pubbliche, le edicole, le tabaccherie, le farmacie e parafarmacie, gli esercizi all’interno di stazioni ferroviarie e aree di servizio, oltre a qualunque altra attività non espressamente menzionata.

    Tre diverse fasce orarie per determinate attività

    Le altre attività – raggruppate per tipologia – seguiranno tre diverse fasce orarie di apertura e chiusura, dal lunedì al sabato:

    • F1: raggruppa gli esercizi di vicinato del settore alimentare, le medie e grandi strutture di vendita del settore alimentare, i panificatori. Potranno decidere fra due opzioni:
    • F1A (apertura dalle ore 7.00 ed entro le 8.00 – chiusura entro le 15.00).
    • F1B (apertura dalle ore 7.00 ed entro le 8.00 – chiusura non prima delle ore 19.00). 
    • F2: comprende i laboratori non alimentari, con apertura da effettuarsi nell’intervallo dalle ore 9.30 alle ore 10.00 – chiusura entro le ore 19.00.
    • F3: costituita da esercizi di vicinato e medie e grandi strutture di vendita del settore non alimentare, Phone center – Internet point, con apertura da effettuarsi nell’intervallo tra le 10.00 e le 11.00 – chiusura non prima delle ore 19.00.

    Ovviamente, le disposizioni interne all’Ordinanza sono intendersi valide anche per le attività commerciali ed artigianali, interne ai Centri Commerciali.

    Ad esempio, le cartolerie, le cartolibrerie e le librerie potranno scegliere discrezionalmente tra gli orari della fascia F2 e quelli della fascia F3.

    Per gli esercizi commerciali che svolgono attività mista – settore alimentare e non alimentare – sarà possibile scegliere discrezionalmente una delle fasce orarie di apertura al pubblico sopra descritte, relativamente ai titoli posseduti. Vale l’obbligo di esporre, in maniera tale da essere visibili anche all’esterno del locale, il codice scelto o assegnato (F1A, F1B, F2, F3) nonché il relativo orario di esercizio.

    Domenica e festivi sono regolamentati dalla Regione

    Quanto alla giornata di domenica e ai festivi, l’eventuale orario di apertura al pubblico non è assoggettato alle fasce sopra menzionate ma alla normativa regionale e statale di riferimento.

    Resta ferma ogni prerogativa statale e regionale in ordine al mutare delle circostanze di carattere sanitario, e la facoltà del titolare dell’attività in ordine all’apertura o meno della stessa sia nei giorni feriali che in quelli festivi.

    Max