STRANO MA VERO

Nei social impazza la macabra vendetta della moglie tradita

Mai come in questo momento di ‘saturazione da gossip’, media e social hanno subito quotidianamente un così fitto ‘bombadamento’ di file e notizie, per lo più discutibili. Dunque non solo le cosiddette ‘fake news’ ma anche vere e proprie trovate – abbastanza divertenti come vedremo – lanciate col solo scopo di riderci su. Alcune sono a dir poco surreali, altre ingegnose.
Val la pena segnalare quella apparsa pochi giorni fa sulla pagina Fb ‘Mariti e partner delle donne in menopausa’, il cui titolo spiega già l’aspetto bonariamente goliardico della pagina in questione. La notizia, veramente ad effetto, raccontava della sadica vendetta di una moglie tradita la quale, dopo aver stampato il primo piano dell’amante dell’uomo a grandezza naturale, l’ha incollato su mezzo cocomero per poi riporlo in bell’evidenza nel frigorifero. A tarda sera l’uomo, un po’ come capita dopo una certa età, preso da un attacco di bulimia ha aperto il frigo trovandosi a tu per tu con l’inquietante e macabra ‘creazione’ della moglie. La storia racconta che il poveretto è crollato a terra colpito da un infarto e salvato per un pelo in ospedale!
In realtà, indagando è emerso che quell’immagine era già comparsa qualche tempo prima nella rete, nell’ambito di un acceso “pic dump” all’interno un forum. In particolare, il discorso era incentrato sulle tecniche di ritocco adottate per renderla così straordinariamente veritiera.
Facendo altre ricerche, perché è anche divertente capire quali menti ‘giocosamente diaboliche’ riescano ad inventarsi simili cose, siamo inciampati in un’iniziativa artistica lanciata nel 2009 dal blog di David Horvitz, il quale ha indetto un progetto fotografico denominato ‘241543903. Metti la testa nel tuo frigo e scatta’. Per averne riprova basta fare una rapida ricerca su Flickr, e ‘gustarsi’ così una galleria di foto curiose da mezzo mondo, a di teste infilate nel frigorifero! Basti pensare che questo inedito progetto fotografico è poi stato annoverato in una mostra, ospitata dal Festival internazionale di Roma.
Max