NELLA CAPITALE SI CONTANO I DANNI PROVOCATI DAL SISMA: INAGIBILI S. FRANCESCO DI PAOLA E LA BASILICA DI SANT’EUSTACHIO. CHIUSO PONTE MAZZINI. EVACUATI 28 APPARTAMENTI

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    Preoccupa e non poco l’incidenza del terribile terremoto di ieri sulle già provate strutture edilizie romane. Sono più di qualcuno infatti gli edifici che hanno ‘accusato’ il colpo, soprattutto le antiche chiese e basiliche, come si evince dalle crepe comparse nella basilica di San Paolo. Ed al termine di accurati controlli, nel centro storico sono state dichiarateinagibili dai vigili del fuoco San Francesco di Paola nel rione Monti e la Basilica di Sant’Eustachio. Ieri persino all’interno di un tunnel della Metro B sono caduti alcuni calcinacci, anche se oggi i collegamenti sono ripresi normalmente. Stamane invece, a scopo cautelativo (dopo esser stato già interdetto al transito dei mezzi superiori a 35 quintali e agli autobus Atac a causa di una crepa e della perdita d’acqua), è stato chiuso Ponte Mazzini. Presenti sul posto, fin dalle ore del mattino, vigili urbani e vigili del fuoco.Fino a nuovo ordine il ponte è interdetto ad auto, pedoni e autobus per accertamenti tecnici. Sul fronte dell’edilizia pubblica, al momento sono circa 28 gli appartamenti in corso di evacuazione dopo l’ispezione da parte dei vigili del fuoco in piazza Perin del Vaga, nella zona di Flaminio dove, a scopo precauzionale, si è suggerito di lasciare le case per la presenza nella scala di accesso all’edificio di un quadro fessurativo, che si è ulteriormente accentuato in questi ultimi giorni. Si tratta di un palazzo di sette piani che presenta lesioni su una scala interna di accesso agli appartamenti. Sono comunque ancora in corso le verifiche. E’ stata inoltre dichiarata inagibile un’ala di un fabbricato a piazzale Aldo Moro 9. Si tratta dello studentato Santa Caterina. In una facciata del fabbricato è stato anche qui rilevato un evidente fenomeno fessurativo su tutta la verticale. mIn totale alle 20 di oggi i vigili del fuoco del comando provinciale di Roma hanno effettuato almeno 210 interventi mentre ne restano in coda alcune centinaia con un’altissima percentuale di verifiche statiche su tramezzature, tamponature, cornicioni e strutture portanti. Ma il contraccolpo del terremoto di marche ed Umbria ha allertato anche l’area dei castelli Romani (altra zona particolarmente sismica), e nel comune di Marino è stata dichiarata inagibile anche la chiesa di Santa Barnaba

    M.