NOMINE RAI – IL CDA APPROVA I NUOVI DIRETTORI DELLE TESTATE GIORNALISTICHE ED I SENATORI . FORNARO E GOTOR LASCIANO LA VIGILANZA. USIGRAI E FNSI: ‘PURA LOTTIZZAZIONE’

Ida Colucci al Tg2, Luca Mazzà al Tg3, Andrea Montanari al Gr e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento: oggi il Cda Rai ha approvato a maggioranzale nomine dei nuovi direttori delle testate giornalistiche della Rai proposti dal Dg Antonio Campo Dall’Orto. Ma non è stato tutto così semplice come potrebbe sembrare: hanno votato contro i consiglieri Arturo Diaconale, Carlo Freccero, Giancarlo Mazzuca. Critici Rita Borioni e Franco Siddi che, però, hanno votato a favore. Nomine in seguito alle quali i senatori della minoranza Pd Federico Fornaro e Miguel Gotor hanno annunciato le dimissioni dalla Vigilanza: “Il Partito democratico non è nato per riprodurre i vizi del passato, ma per cambiare l’Italia e, convinti che un altro Pd sia possibile, ci dissociamo da uno stile e da un costume politico che non ci appartiene e coerentemente rassegniamo le nostre dimissioni dalla Commissione di Vigilanza Rai. Le nomine dei nuovi direttori generali – hanno spiegato i due senatori – rispondono a una logica di normalizzazione dell’informazione pubblica, alla vigilia di importanti scadenze politiche e istituzionali e nulla hanno a che vedere con il progetto di una ’nuova Rai’ promesso dal Pd e dall’attuale governo e oggi platealmente disatteso. In realtà – sottolineano – siamo di fronte a pratiche e a logiche di una gravità tale da evocare il tema della questione morale di Enrico Berlinguer, quando, nel 1981, denunciava l’occupazione da parte dei partiti di governo delle principali istituzioni dello Stato, Rai compresa”. Nomine che hanno dato conseguenza anche alla la dura nota diUsigrai e Fnsi. “È ormai evidente che non esiste nessun piano – scrivono – Così come è chiaro che esisteva solo la necessità di occupare nuove poltrone. Non cadremo certo nella trappola di parlare di questo o quel direttore. Quello che ci interessa è che si chiamino le cose con il loro nome: occupazione di posti e pura lottizzazione. Questo è stato deciso dal Direttore generale e votato oggi, per di più a maggioranza, dal Cda della Rai. mLa scelta di interni, più volte da noi chiesta, non ci fa cambiare idea: noi abbiamo sempre detto che volevamo prima un progetto, per poi individuare i profili adatti. Da oggi perlomeno – aggiungono – è svelato pubblicamente il bluff di chi, al vertice dell’azienda come in consiglio di amministrazione, è arrivato come sedicente innovatore e si è rivelato per quello che è: conservatore, reazionario, come nei momenti più bui della Prima Repubblica”. La mia avventura di “cinque anni al Tg2 finisce qua – scrive in un post sulla propria pagina Facebook Marcello Masi, appena sostituito da Ida Colucci al timone del Tg2 – Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno accompagnato con professionalità e lealtà e in tanti casi con affetto. Siamo stati una prima linea del Servizio Pubblico importante che ha illuminato periferie e deboli. Vado via da qui con la coscienza a posto e con orgoglio. Ora per me si apre un altro importante capitolo professionale a Viale Mazzini, spero di essere all’altezza. Cave canem!”.

M.