NON ESITA A CALARSI SUI BINARI DELLA METRO PER SALVARE UN BIMBO DI 2 ANNI

E’ l’eroe del giorno, e non potrebbe essere altrimenti: mentre in attesa della metro ha visto un bimbo di appena 2 anni fuggire dalle mani della mamma e cadere sui binari e, senza pensarci un attimo, ha buttato a terra lo zaino e si è letteralmente buttato sotto la banchina per riprenderlo prima che giungesse il convoglio. Con una semplicità disarmante, timidamente, il 18enne Lorenzo Pianazza ha raccontato a ’Milano Today’ cosa è accaduto ieri all’interno della stazione della metro milanese Repubblica: “Tornavo da Varese, dove frequento un istituto privato per prendere il diploma. Ero sceso dal treno ed ero andato sulla gialla per prendere la metro verso casa (…) Mi sono accorto della madre che andava verso i binari gesticolando e poi ho visto altre due o tre persone avvicinarsi. Mancava un minuto all’arrivo della metro – prosegue Lorenzo – allora mi sono detto: ’Salto giù e lo prendo, tanto ce la faccio a risalire. O mal che vada cerco di correre fino alla fine dei binari sperando che la metro si fermi. Ho preso il bimbo e l’ho messo tra le mani della madre – prosegue il 18enne – Lui piangeva e, quando sono risalito, io gli ho messo una mano sulla spalla per tranquillizzarlo perché era spaventatissimo. La mamma, che era terrorizzata, mi ha detto grazie e poi io sono andato via”. A chi lo fermava dicendogli che è un eroe Lorenzo minimizza limitandosi a dire: “Ho fatto una cosa che avrebbe fatto chiunque”. La vicenda ha commosso tutta la città, il sindaco Sala ha voluto ringraziarlo pubblicamente attraverso Fb scrivendo che “Oggi tutti abbiamo potuto ammirare quello che si può definire un gesto coraggioso. Grazie alla tua prontezza e a quella della agente della stazione M3 Repubblica, che ha fermato la circolazione dei treni, è stato salvato un bambino. Spero che attraverso i social riuscirai a metterti in contatto con me – ha aggiunto Sala – perché vorrei invitare entrambi a Palazzo Marino e ringraziarvi di persona a nome di tutta la città di Milano”.
M.