Home SPETTACOLI GOSSIP ‘Non so come aiutarti’ Asia replica all’appello di Morgan

‘Non so come aiutarti’ Asia replica all’appello di Morgan

Nei giorni scorsi a far esplodere la bomba è stata un’intervista che Morgan ha rilasciato al quotidiano ‘Libero’, dove il musicista lamentando la sua attuale crisi finanziaria, ha spiegato che il prossimo 5 giugno sarà costretto a rinunciare alla sua casa, purtroppo acquistata da terzi in seguito ad un’asta giudiziaria. Una situazione disperata in seguito alla quale Morgan si è rivolto alla sua ex, Asia Argento, “con cui siamo in buoni rapporti e che è stata la causa principale, con un pignoramento, di tutto il procedimento giudiziario. Vorrei chiedere a chi l’ha comprata per pochi soldi di rivendermela e lasciarmi dentro”.
Affermazioni che hanno sorpreso la figlia del regista dell’horror italiano, che attraverso il suo legale, ha vergato una pubblica replica in merito alla vicenda: “Marco (Marco Castoldi, il vero nome di Morgan) non ha perso casa per colpa mia, ma per le scelte che ha fatto e soprattutto per quelle che non ha fatto – afferma la Argento – Mi dispiace che abbia individuato me come capro espiatorio per le sue scelte dissennate, dice di volere il mio aiuto. Non capisco in che senso e in che modo. Oggi cerca di fare passare me come la causa principale di tutti i suoi guai, ma omette di dire che dalla vendita della sua casa andranno ad Anna-Lou (la figlia dei due,ndr) soltanto seimila dei 160mila euro di debiti accumulati in questi anni per l’omesso versamento degli assegni di mantenimento”. Oltretutto, prosegue l’attrice romana, “durante il procedimento giudiziale da me instaurato nel 2013, sono venuti fuori altri ingenti debiti che Marco aveva contratto con diversi soggetti, tra cui banche, erario, ecc. Tutti crediti cosiddetti ‘privilegiati’, mi ha spiegato il mio avvocato Samantha Luponio, che passano cioè legalmente davanti a quelli che aveva nei confronti di nostra figlia. Ora Marco dice di volere il mio aiuto. Fino ad oggi si è totalmente disinteressato di affrontare la situazione, di proporre una soluzione, anche solo di richiedere la riduzione dell’assegno di mantenimento. Ho sperato con tutta me stessa in questi anni che l’iniziativa giudiziale che sono stata costretta a porre in essere potesse smuovere la coscienza di Marco e metterlo di fronte alle sue responsabilità; sarei stata pronta in ogni momento a venirgli incontro se solo lui avesse dato anche solo flebili segnali di resipiscenza. Mi dispiace che sembri rendersi conto della situazione soltanto adesso che le sue azioni hanno portato a conseguenze prevedibili per chiunque ma inimmaginabili per lui. Tuttavia meglio tardi che mai – aggiunge infine la sua ex – e se davvero questa volta ha preso coscienza della situazione e intende riprendere in mano la sua vita ed iniziare a fare la cosa giusta, sono pronta ad ascoltare quello che ha da dirmi”.
Max