Nuoro, arrestato palestinese per terrorismo

    Un palestinese di 38anni è stato arrestato questa mattina, nella provincia di Nuoro, a Macomer, con l’accusa di terrorismo. L’uomo, pedinato e monitorato da tempo, stava infatti progettando un attentato utilizzando del veleno per topi che avrebbe poi diluito nell’acqua. L’indagine condotta delle digos di Nuoro e Cagliari direzione centrala polizia antiterrorismo e coordinate dalla Dda cagliaritana, ha però portato al suo arresto in mattinata: gli uomini dei Nocs hanno atteso che il presunto terrorista uscisse di casa, quando è salito a bordo di un furgone, i poliziotti lo hanno bloccato e arrestato prima che riuscisse a partire. La misura cautelare d’urgenza è stata chiesta dai sostituti procuratori Danilo Tronci e Guido Pani, autorizzata in poche ore dal Gip Lucia Muscas proprio per l’alto rischio del progetto criminale: secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un lupo solitario affiliato all’Isis che avrebbe avuto intenzione di mettere a segno un attentato in Sardegna, probabilmente avvelenando con un topicida una condotta idrica potabile. ?Prima di dare via all’operazione, alla quale hanno partecipato anche unità cinofile e gli uomini delle Digos di Nuoro e Cagliari, la Polizia ha bloccato l’intera zona per evitare che che il presunto terrorista potesse fuggire. A Macomer ci sono stati attimi di paura tra i passanti. Il furgone era infatti parcheggiato tra due vie in pieno centro, di fronte a un’agenzia di Banca Intesa: nei primi attimi si era diffusa la notizia di una rapina.
    I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel pomeriggio alla procura nazionale antimafia e antiterrorismo a Roma alla presenza del procuratore nazionale Federico Cafiero de Raho e del capo dell’Antiterrorismo della Polizia Lamberto Giannini.
    Il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Saccu ha dichiarato all’Ansa che a Macomer non ci sono mai stati “problemi con la comunità di extracomunitari, a parte qualche elemento sopra le righe che è stato comunque affrontato”. Succu e la sua giunta per caso erano presenti al blitz: “Ci trovavamo in Corso Umberto per un sopralluogo e abbiamo visto l’operazione, condotta in sicurezza e con la massima professionalità dalle forze dell’ordine. Sono stato poi informato dai dirigenti locali della Polizia dell’arresto effettuato” ha concluso il primo cittadino.