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Olimpiadi invernali 2026, l’Italia spera: le parole di Mattarella e Conte

Il testa a testa è con la Svezia: le Olimpiadi invernali del 2026 sono contese tra Milano e Cortina e le città svedesi di Stoccolma e Aare. L’Italia sogna di ricevere la candidatura per i Giochi in programma tra 7 anni, la decisione verrà resa nota alle 18. Intanto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recapitato un videomessaggio agli elettori del Cio che nella giornata di oggi prenderanno la decisione definitiva: “La passione e l’interesse per il movimento olimpico e per i suoi valori cresceranno e si diffonderanno ulteriormente in Italia e nel globo, con i Giochi Olimpici Invernali di Milano e Cortina 2026”.

Mattarella ha poi ribadito il suo sostegno alla candidatura di Milano e Cortina definendole “un teatro alpino di straordinaria bellezza, l’Italia, con la sua antica tradizione di ospitalità, è pronta ad accogliervi. E un grande entusiasmo farà sentire a casa propria tutti gli atleti e gli spettatori che interverranno, confermando lo sport come veicolo di amicizia, di pace e di fratellanza tra i popoli”.

Olimpiadi Invernali 2026, Conte: “E’ il sogno di un intero paese”

Anche Giuseppe Conte, presente a Losanna per presentare la candidatura dell’Italia, ha appoggiato in pieno la causa: “Dreaming together è il motto della candidatura di Milano e Cortina e, onestamente, non riesco ad immaginarne uno più appropriato. Questo sogno olimpico non è solo il sogno di due città, è il sogno di un intero Paese, il nostro Paese», ha aggiunto Conte”.

E ancora: “È per me motivo di orgoglio e di soddisfazione essere qui, oggi, a presentare ufficialmente la candidatura di Milano e Cortina quale sede dei Giochi olimpici e paraolimpici del 2026. Il nostro progetto ha l’ambizione di dar vita a un’Olimpiade che coniughi sport, storia, cultura e innovazione, in coerenza con i valori che ispirano la Carta olimpica. Sono gli stessi valori che vorremmo continuare a insegnare alle generazioni più giovani, coinvolgendo le istituzioni scolastiche in un programma nazionale di formazione, che educhi a principi come il rispetto dell’altro, la solidarietà, la correttezza, la responsabilità”, ha concluso il premier Conte.

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Luigi Base