OLTRE L’ERRORE UMANO,CANTONE INDICA TRA LE CONCAUSE DELL’INCIDENTE FERROVIARIO DI ANDRIA ‘UN COLLEGAMENTO CON LA CORRUZIONE’

Il drammatico incidente ferroviario di Andria, costato la vita a 23 persone, “probabilmente frutto di un errore umano-  ma sarà la magistratura ad accertarlo – solleva un collegamento con l’argomento di cui parliamo oggi…” L’argomento al quale si riferisce il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, è la corruzione. Cantone infatti ha presentato stamani nella sala Koch del Senato la Relazione dell’Autorità nazionale anticorruzione. Un intervento il suo, che ha gelato la platea di ascoltatori quando, parlando dell’incidente, ha affermato che “è frutto e conseguenza di un problema atavico del nostro Paese: la difficoltà nel fare infrastrutture”. Tuttavia il presidente dell’Anac ha però tenuto a lanciare un segnale di speranza: “Mi sento di poter affermare che iniziano a intravedersi le prime tracce degli ’anticorpi’ che si stanno inserendo nel sistema”. Lo si evince, dati alla mano, dal notevole aumento delle segnalazioni pervenute nel 2015: “testimoniano oltre che la fiducia riposta nell’Autorità, di cui siamo orgogliosi, un ’risveglio’ da parte di operatori e cittadini, stanchi di un sistema spesso incapace di gestire risorse pubbliche destinate a opere e servizi fondamentali per la collettività. L’Anac – sottolinea Cantone – ha sempre sostenuto che la corruzione non può essere affrontata attraverso azioni unilaterali ma richiede, piuttosto, interventi molteplici e contestuali. Oltre all’attività repressiva, svolta egregiamente dalla magistratura, sono necessari un’efficace azione di prevenzione da parte di tutti gli attori in campo e un cambiamento culturale da parte di cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. Proprio perché consapevoli della necessità di coinvolgere le tante energie in campo per condurre quella che deve essere una ’battaglia comune’ e per superare la logica autoreferenziale dei ’compartimenti stagni’, l’Autorità – ha quindi cocnluso – ha strutturato nel tempo una rete di rapporti istituzionali, sia a livello internazionale che nazionale, per favorire lo scambio delle informazioni e una più efficace azione di prevenzione e contrasto della corruzione”.

M.