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Omicron, la Spagna vorrebbe gestirla come una forte influenza, Ricciardi storce il naso: “Non ci sono le condizioni”

Nell’ambito della lotta ai contagi dettati dalla variante Omicron, vista la sua straordinaria similarità – nei vaccinati – ai sintomi influenzali, la Spagna avrebbe deciso di gestire la situazione, proprio ‘emulando’ l’apporto ‘farmacologico’ riservato ai forti raffreddori.

Un tentativo di uscire così da una situazione emergenziale, che però il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma (e consigliere del ministro della Salute), Walter Ricciardi, sembra non condividere: “E’ il desiderio di tutti, ma oggi non ci sono le condizioni. La fattibilità di una strategia del genere deve essere confermata da evidenze scientifiche che in questo momento non mi pare ci siano. Resta un pio desiderio per ora”.

Ricciardi: “E’ l’aspirazione che condividiamo tutti, ma deve essere consolidata attraverso passaggi e decisioni basate sulla scienza”

Certo, la possibilità di poter gestire la variante come un raffreddore, prosegue Ricciardi, ”E’ l’aspirazione che condividiamo tutti, ma che deve essere consolidata attraverso passaggi concreti e decisioni basate sulla scienza. Non è soltanto desiderando un obiettivo che si raggiunge. E nemmeno facendo finta che questa sia un’influenza, perché non lo è”.

Ricciardi: “Per realizzare questa ambizione servono una serie di misure basate sull’evidenza”

Dunque, rimarca ancora il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, “E’ una malattia pandemica ancora grave, con virus a trasmissione respiratoria, con tutta una serie di incognite legate alle varianti che possono emergere e che sono emerse in maniera importante nell’anno passato. Per realizzare questa ambizione servono una serie di misure basate sull’evidenza. Non è ancora tempo”.

Max