ORTE SCALO, LA DONNA AVREBBE UCCISO LA FIGLIA NEONATA E TENTATO IL SUICIDIO A SEGUITO DI UNA FORTE DEPRESSIONE POST PARTUM PER IL QUALE ERA IN CURA DA UNO PSICHIATRA

Oltre il dolore, purtroppo (ma è la prassi per tutti), anche un interrogatorio fiume nel corso del quale ha dovuto ripercorrere la sua storia familiare mille volte. Ai carabinieri di Orte ed al pm, l’ingegnere trentenne di origine moldava che ieri pomeriggio, rincasando nella sua abitazione di Orte Scaloha trovato la bimba di quattro mesi morta nella culla, la moglie in coma e il figlio di cinque anni in stato confusionale, ha raccontato che la moglie soffriva di una forte depressione post partum. La donna, che potrebbe aver tentato il suicidio con i barbiturici dopo aver (probabilmente) annegato la neonata, sarà ascoltata non appena lo consentiranno le sue condizioni di salute. Pur avendo ingerito una massiccia dose di farmaci la donna – recentemente sottoposta a cure psichiatriche – non sarebbe tuttavia in pericolo di vita. Non è escluso che sia crollata esausta mentre si apprestava ad uccidere anche il figlioletto di 5 anni, trovato in stato confusionale. Purtroppo una tragedia nella tragedia che dagli ” indizi -lasciano ipotizzare, al momento – spiegano dalla Procura di Viterbo – una responsabilità della madre della bambina deceduta”.

M.