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PA Roma – LcR: “Dati Censis drammatici, Gualtieri rilanci la macchina amministrativa capitolina”

Che gli ingranaggi dei quali si compone la macchina amministrativa capitolina, sono come minimo da ‘oliare’ e, come lamenta il capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis (nella foto):”Una PA sottodimensionata, con un’età media che si aggira sui 50 anni e più che mai bisognosa di un ricambio generazionale che tarda ad arrivare. I dati che emergono dal 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese sono impietosi e descrivono un apparato amministrativo incapace di far fronte alle aumentate esigenze di cittadini e imprese a causa di organici sempre più striminziti e numericamente non adeguati al contesto in cui operano.”

Pa capitolina, De Santis: “Negli ultimi 20 anni, non si è saputo e voluto investire sul capitale umano e professionale”

Come spiega ancora il capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi  oggi abbiamo “Una Pubblica Amministrazione che, negli ultimi 20 anni, non ha saputo e voluto investire sul proprio capitale umano e professionale, riducendolo addirittura di quasi 260.000 unità e in cui il personale under 35 copre appena il 10% dell’organico nella sua interezza. Una PA che mette al servizio della collettività appena 55 addetti ogni 1000 abitanti, con evidente pregiudizio in termini di qualità ed efficienza dei servizi offerti”.

Pa capitolina, De Santis: “Cose incomprensibili quali il blocco delle graduatorie e la cancellazione di concorsi pubblici”

E’ evidente, alla luce di ciò, che un’inversione di rotta sia oramai doverosa e improcrastinabile.  Anche – e soprattutto – a Roma, Capitale d’Italia la cui macchina amministrativa necessiterebbe di un potenziamento che Gualtieri e la sua maggioranza faticano a portare avanti con alcune scelte incomprensibili quali il blocco delle graduatorie e la cancellazione di concorsi pubblici importanti come quello riguardante il Corpo di Polizia Locale”.

Dunque, conclude De Santis, “Si prenda coscienza dei disservizi creati ai cittadini con questo atteggiamento e si inizino finalmente ad adottare politiche assunzionali più serie e funzionali alle esigenze della città e dei romani“.

Max

 

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Max Tamanti