Home ATTUALITÀ Palestre, quando riaprono e come farsi rimborsare: le ipotesi

Palestre, quando riaprono e come farsi rimborsare: le ipotesi

Mentre l’Italia si interroga sul modo migliore per iniziare a riaprire, in molti si stanno chiedendo quando sarà possibile tornare alle attività ordinarie, come la palestra, che ci hanno accompagnato prima dell’emergenza coronavrius. Il 4 maggio il lockdown dovrebbe essere allentato per fare spazio alla Fase 2, per cui la task force nominata dal Governo è al lavoro per determinarne i passaggi.

La riapertura sarà graduale e riguarderà inizialmente solo alcune delle attività attualmente sospese dalle restrizioni. Con il passare dei mesi poi, in base all’andamento della curva epidemica, tutte le attività saranno riaperte e regolamentate dai nuovi Decreti che si succederanno col passare delle settimane. E le palestre quando riapriranno? La domanda è ricorrente soprattutto tra gli amanti del fitness. Sarà possibile invece chiedere il rimborso? Proviamo a rispondere a queste domande.

Palestre, la riapertura è incerta

Premessa d’obbligo: al momento non c’è una data precisa sulla riapertura delle attività. Il premier Conte è stato però chiaro: dal 4 maggio molte delle attività sospese riprenderanno il loro normale funzionamento. Tra queste ci sono anche le palestre? Difficile crederlo purtroppo, perché a palestra, essendo un luogo dove è facile incappare in assembramenti, potrebbe subire un ritardo nella riapertura.

Difficile quindi sperare di tornare ad allenarsi già a partire dal 4 maggio, più facile invece pensare che con una serie di accorgimenti ad hoc le palestre possano riaprire nei mesi estivi o, nella peggiore delle ipotesi, a partire da settembre. Al momento però nulla è ufficiale, bisognerà quindi aspettare i prossimi giorni per avere certezze in merito.

Per quanto riguarda invece i rimborsi il discorso si fa più complicato. Molte palestre e centri sportivi, infatti, stanno offrendo l’opportunità ai clienti di ‘congelare’ gli abbonamenti per usufruire dei giorni non goduti a partire dalla riapertura delle attività. Una soluzione che potrebbe soddisfare la maggior parte degli utenti, ma per chi non fosse interessato all’opportunità è possibile chiedere il rimborso del periodo di abbonamento non sfruttato.

Lo fanno sapere le organizzazioni dei consumatori, che informano i clienti sulla possibilità di chiedere un rimborso in questo periodo specifico. Una richiesta che, in gran numero, potrebbe mettere in ginocchio le attività sportive già colpite duramente dalla chiusura forzata dell’attività per un periodo prolungato.