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Papa choc: “Mi davano morente, alcuni preparavano già il Conclave, rigidità e clericalismo sono due perversioni”

Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene. Fare quell’intervento chirurgico è stata una decisione che io non volevo prendere: è stato un infermiere a convincermi. Gli infermieri a volte capiscono la situazione più dei medici perché sono in contatto diretto con i pazienti”.

E’ stato padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, a rivelare un passaggio del colloquio che Papa Francesco – nel corso del suo viaggio apostolico – ha avuto con i Gesuiti di Bratislava.  E ad ascoltarlo, quel “Sono ancora vivo! Nonostante alcuni mi volessero morto”, rivelando la veridicità degli attacchi che il Pontefice ha subito (e subisce) all’interno del Vaticano, è davvero inquietante. Il Papa ha poi aggiunto: “So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto“.

Bergoglio: “Dicono che parlo sempre del sociale e che sono un comunista? Leggete la Gaudete et exsultate”

D’altra parte è innegabile, come e quanto, Francesco abbia lottato per rimettere ‘in riga’ le cose all’interno della Santa Sede dove, testimoni anche le cronache, da diversi anni imperversa ‘l’affarismo’. “Io personalmente – racconta ancora Don Spadaro riportando le affermazioni di Bergoglio – posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l’ho anche detto ad alcuni di loro. Sì, ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto. A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie. Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare, predicare… Alcuni mi accusavano di non parlare della santità. Dicono che parlo sempre del sociale e che sono un comunista. Eppure ho scritto una Esortazione apostolica intera sulla santità, la Gaudete et exsultate”.

Bergoglio: “Le messe in latino? Questo è un fenomeno che indica che si va indietro”

Riguardo poi alle messe in latino, Francesco tiene a precisar che  Adesso spero che con la decisione di fermare l’automatismo del rito antico si possa tornare alle vere intenzioni di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II. La mia decisione è il frutto di una consultazione con tutti i vescovi del mondo fatta l’anno scorso. Da adesso in poi chi vuole celebrare con il vetus ordo deve chiedere permesso a Roma come si fa col biritualismo. Ma ci sono giovani che dopo un mese di ordinazione vanno dal vescovo a chiederlo. Questo è un fenomeno che indica che si va indietro“.

Bergoglio: “Io vado avanti, non perché voglia fare la rivoluzione. Faccio quello che sento di dover fare”

A tal proposito, per meglio far capire la situazione, Bergoglio ha rivelato ai gesuiti: “Un cardinale mi ha detto che sono andati da lui due preti appena ordinati chiedendo di studiare il latino per celebrare bene. Lui, che ha senso dello humor, ha risposto: ‘Ma in diocesi ci sono tanti ispanici! Studiate lo spagnolo per poter predicare. Poi quando avete studiato lo spagnolo, tornate da me e vi dirò quanti vietnamiti ci sono in diocesi, e vi chiederò di studiare il vietnamita. Poi, quando avrete imparato il vietnamita, vi darò il permesso di studiare anche il latino’. Così li ha fatti ‘atterrare’, li ha fatti tornare sulla terra. Io vado avanti, non perché voglia fare la rivoluzione. Faccio quello che sento di dover fare. Ci vuole molta pazienza, preghiera e molta carità”.

Bergoglio: “Risposati ed omosessuali, mai la strada nella rigidità e nel clericalismo, sono due perversioni”

Altro tema scottante e ‘scomodo’: i divorziati risposati e gli  omosessuali, per i quali il Papa si è speso, invitando pubblicamente ‘i suoi’ ad evitare “rigidità e atteggiamenti clericali controproducenti. Penso al lavoro che è stato fatto – ha spiegato –  padre Spadaro era presente, al Sinodo sulla famiglia per far capire che le coppie in seconda unione non sono già condannate all’inferno. Ci dà paura accompagnare gente con diversità sessuale. Ci fanno paura gli incroci dei cammini di cui ci parlava Paolo VI. Questo è il male di questo momento. Cercare la strada nella rigidità e nel clericalismo, che sono due perversioni“.

Bergoglio: “La strada giusta è  andare avanti nel discernimento e nell’obbedienza”

Dunque, ha aggiunto Bergoglio, ”Oggi credo che il Signore chieda alla Compagnia di essere libera, con preghiera e discernimento. E un’epoca affascinante, di un fascino bello, fosse anche quello della croce: bello per portare avanti la libertà del Vangelo. La libertà! Questo tornare indietro lo potete vivere nella vostra comunità, nella vostra Provincia, nella Compagnia. Occorre stare attenti e vigilare. La mia non è una lode all’imprudenza, ma voglio segnalarvi che tornare indietro non è la strada giusta. Lo è, invece, andare avanti nel discernimento e nell’obbedienza“.

Bergoglio: “In questo momento viviamo una civiltà delle ideologie. L’astrazione è sempre un problema”

Certo, ‘frena’, “L’ideologia del ‘gender’ e’ pericolosa, ma questo non ha nulla a che vedere con la vita reale di ogni persona e le coppie omosessuali devono essere accompagnate. L’ideologia ha sempre il fascino diabolico, come dici tu, perché non è incarnata. In questo momento viviamo una civiltà delle ideologie, questo è vero. Dobbiamo smascherarle alle radici. La ideologia del ’gender’ di cui tu parli è pericolosa, sì. Così come io la intendo, lo è perché è astratta rispetto alla vita concreta di una persona, come se una persona potesse decidere astrattamente a piacimento se e quando essere uomo o donna. L’astrazione per me è sempre un problema“.

Bergoglio: “Quando parlo dell’ideologia, parlo dell’idea, dell’astrazione per cui tutto è possibile”

Tuttavia, ha tenuto a rimarcare Bergoglio ai gesuiti, ”Questo non ha nulla a che fare con la questione omosessuale, però. Se c’è una coppia omosessuale, noi possiamo fare pastorale con loro, andare avanti nell’incontro con Cristo. Quando parlo dell’ideologia, parlo dell’idea, dell’astrazione per cui tutto è possibile, non della vita concreta delle persone e della loro situazione reale“.

Max