Home POLITICA ECONOMIA Pascual (Codere Italia): ‘Settore giochi aspetta riordino dal 2014’

Pascual (Codere Italia): ‘Settore giochi aspetta riordino dal 2014’

“Il settore ha bisogno di certezze e di stabilità. Aspettiamo la finalizzazione del ‘riordino’ dal 2014”. Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Alejandro Pascual, regional manager Europe e coo di Codere Italia. “L’onorevole Baretta, negli ultimi due suoi mandati come sottosegretario al Mef con delega ai giochi, ha portato avanti un importante lavoro – ricorda – che non può essere interrotto ora, in un momento in cui l’urgenza è diventata emergenza. Spero che in questo clima di collaborazione all’interno del nuovo governo non si trascuri un argomento così importante per tante aziende e per tanti lavoratori”.  

“Confido – sottolinea – che il nuovo sottosegretario con delega ai giochi, Claudio Durigon, si faccia portatore delle istanze e delle esigenze del settore. Già prima della pandemia abbiamo spiegato che senza un riordino, che intervenga sulle normative locali, sarebbe stato impossibile esperire le gare. L’incertezza legata alle normative territoriali e la conseguente mancanza di garanzie sulla spendibilità delle concessioni erano già motivazioni importanti per riflettere sul tema”.  

“Lo stesso Consiglio di Stato – chiarisce – è già intervenuto su questo argomento sancendo l’impraticabilità dei bandi predisposti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. In questo momento, poi, immaginare investimenti da parte di un settore allo stremo sembra veramente impossibile. I problemi sono chiari ed evidenti e la stessa Agenzia ne è consapevole. Lo scenario più verosimile potrebbe vedere una proroga, inizialmente gratuita per consentire agli operatori di tornare a respirare e a rimettere le aziende in condizione di operare, e solo successivamente onerosa, dove però l’onerosità dovrà essere misurata e non decisa sulla base delle necessità di cassa dello Stato. Solo così il gioco legale potrà continuare a costituire l’argine dell’illegalità e a garantire gettito erariale”.