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    Patentino di vaccinazione: il Lazio prova ad accelerare

    Un patentino di vaccinazione: certificati di immunizzazione che permettano ad albergatori e ristoratori di poter riaprire e, forse, provare a tirarsi fuori da una crisi drammatica. Grazie alla doppia somministrazione del vaccino anti covid, nel Lazio a metà febbraio si parla di primi attestati: sarà poi il governo a stabilire quale valore avranno, assicura l’assessore alla salute della Regione D’Amato.
    Dalle autocertificazioni ai passaporti vaccinali, dunque: il progetto, su cui preme la UE, è ancora embrionale se non in alcuni territori come appunto il Lazio in cui l’input è l’accelerazione.

    Patentino di vaccinazione: cos’è

    L’attestato potrebbe consentire ai vaccinati di frequentare luoghi pubblici e viaggiare e a interi settori come quelli di bar e ristoranti di ripartire. Il viceministro della Salute Sileri ritiene il passaporto vaccinale utile, ma comune per tutta l’Unione Europea, Nel Lazio D’Amato insiste, mentre albergatori, agenzie di viaggio, b&b, bar e turismo sono allo stremo. Penalizzati da restrizioni e divieti costati circa 78 miliardi di introiti persi nel 2020 e previsioni di cali del 30% nel 2021, chiedono a gran voce certificati vaccinali favorendo spostamenti dentro e fuori le Regioni, corridoi turistici, decisioni rapide: dopo un anno di chiusure, il sistema è al collasso, e urge risposte e certezze.