PATOLOGIE – SEMPRE PIÙ ITALIANI CADONO NEL VIZIO DEL GIOCO TRA MACCHINETTE, GRATTA E VINCI, LOTTO, E POKER ONLINE

    l43-anziani-slot-machine-131224141142_medium.jpg (420×280)

    Non c’è nulla da fare: il vizio del gioco è una vera e prorpia droga. Nel nostro Paese, complice lo spettro della povertà, sempre più persona ’pensano’ bene di potersi sistemare con una bella vincita. Che sia il poker online, le slot, i gratta e vinci o qualsiasi altra cosa per cui ci si rovina senza rendersene conto. Le stime parlano di un milione di persone contagiate da questa assurda febbre, addirittura un italiano su due ha provato il brivido della giocata (d’azzardo) almeno una volta l’anno. Catalogarli è ancora difficile, così come farne una stima esatta, anche perchè è un fenomeno recente ed in continua espansione. Estesi tra i 18 e i 74 anni, per una forbice che da 760mila soggetti si estende fino a ben 2,2 milioni, gli italiani che mediamente ’si buttano’ in braccio alla sorte.  Per ciò che concerne invece i cosidetti ’ludopatici conclamati’, o giocatori incalliti, le stime parlano di circa 1,3 milioni. “Uno degli studi ritenuti più attendibili, inserito nell’ultima relazione al Parlamento, inquadra circa 850 mila persone tra i 15 e i 64 anni nella categoria dei giocatori problematici” rivela Pietro Malara (della Direzione generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute) all’AdnKronos Salute. Oltre alla totale rovina cui vanno inevitabilmente incontro sia uomini che donne, ci sono spesso anche le implicazioni familiari, per un quadro sociale a dir poco sbriciolato.  Alcuni di essi tentano la via della cura (un percorso che dura almeno 8 mesi), come spiega Malara: “Al 2015 risultano in cura nei servizi 12.376 persone” ma quanti sono quelli che invece non hanno il coraggio di dichiararsi? “Potrebbero arrivare a circa 500-600 mila. Ma è difficile ammettere di avere una dipendenza”. Ovviamente i giovani sono ilo target che per forza di cose preoccupa di più in quanto “più fragili nel controllo degli impulsi”, conferma il funzionario della Direzione generale Prevenzione sanitaria. Nella fascia 16-24 si registra un picco. Pur frequentando relativamente le sale giochi, molti optano invece per la soluzione online: “I ragazzi sono molto attratti dalle piattaforme online. Basta un telefonino e si possono giocare soldi e il fenomeno è difficile da controllare”. Gli anziani tendono più a Gratta e vinci, al Bingo e al gioco del Lotto. “Il fenomeno è andato crescendo negli ultimi anni, anche per la maggiore disponibilità dei punti di gioco”, fa notare l’esperto. L’online ha fatto da amplificatore. “Il gioco viene visto di frequente come risposta ai problemi di vita. Il balzo in avanti c’è stato prima del 2010. E ora l’andamento del gioco d’azzardo sembra essersi stabilizzato, anche per l’avvio di campagne di sensibilizzazione sui rischi”. Il campanello d’allarme scatta in presenza di un comportamento compulsivo, il meccanismo psicologico è lo stesso delle dipendenze da sostanze, ma sostenuto dall’azione ripetitiva che tiene incollato il giocatore. In genere il ludopatico “ha una stima esagerata di se stesso, è convinto di poter padroneggiare la situazione con facilità”, rileva Malara. E lentamente si va incontro alla rovina totale…

    T.