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Pensione quando? – L’Unsic illustra 20 ‘opportunità’ per poter raggiungerla. Ecco quali sono

Dalla sede nazionale di Roma, dagli amici dell’Unsic (Unione Nazionale e Sindacale Imprenditori e Coltivatori), riceviamo questo interessante ‘vademecum’ relativo alle diverse opportunità attualmente disponibili per poter sperare di andare ‘finalmente’ in pensione.

Sono 20 ‘opportunità’ per raggiungere la pensione

Sono attualmente venti le modalità per ottenere la pensione. La “ricostruzione” delle opportunità l’ha effettuata l’Enasc (tel. 06.58333803), il patronato del sindacato datoriale Unsic (qui la versione video riassuntiva: https://bit.ly/3QE5VYQ).

Ecco nel dettaglio le differenti condizioni per raggiungere l’agognata pensione

1) PENSIONE ANTICIPATA STANDARD – Occorrono 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) a prescindere dall’età anagrafica sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata). Finestra mobile: tre mesi dalla maturazione dei requisiti, se maturati entro l’entrata in vigore del DL 4/2019, cioè il 1°aprile 2019. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

2) PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA – Soltanto per lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata). Occorre un’età di 64 anni e 20 anni di contributi “effettivi” a condizione che l’importo della pensione sia non inferiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale (€ 1.309,42 importo soglia per il 2022). Nessuna finestra mobile. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

3) PENSIONE ANTICIPATA PER CATEGORIE DEBOLI CON LAVORO PRECOCE – Soltanto per lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto). Occorrono 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Finestra mobile: tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

4) QUOTA 100 SETTORE PRIVATO (DIPENDENTI E AUTONOMI) – Occorrono 62 anni di età e 38 anni di contributi sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata). Dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021: a requisiti raggiunti, entro tale data, è possibile presentare domanda anche dopo il 2021. Finestra mobile: tre mesi dalla maturazione dei requisiti, se maturati entro l’entrata in vigore del DL 4/2019, cioè il 1°aprile 2019. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione, ad esclusione delle casse professionali.

5) QUOTA 102 SETTORE PRIVATO (DIPENDENTI E AUTONOMI) – Occorre avere 64 anni e 38 anni di contributi sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata). Dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022: a requisiti raggiunti, entro tale data, è possibile presentare domanda anche dopo il 2022. Finestra mobile: tre mesi dalla maturazione dei requisiti, se maturati entro l’entrata in vigore del DL 4/2019, cioè il 1°aprile 2019. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione, ad esclusione delle casse professionali.

6) QUOTA 100 SETTORE PUBBLICO – Occorre avere 62 anni di età e 38 anni di contributi sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata). Dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021: a requisiti raggiunti, entro tale data, è possibile presentare domanda anche dopo il 2021. Finestra mobile: 6 mesi dalla maturazione dei requisiti (se maturati entro la data di entrata in vigore del Dl Quota 100, cioè il primo agosto 2019). Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione, ad esclusione delle casse professionali.

7) QUOTA 102 SETTORE PUBBLICO – Occorre avere 64 anni di età e 38 anni di contributi sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata). Dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022: a requisiti raggiunti, entro tale data, è possibile presentare domanda anche dopo il 2022. Finestra mobile: 6 mesi dalla maturazione dei requisiti (se maturati entro la data di entrata in vigore del Dl Quota 100, cioè il primo agosto 2019). Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione, ad esclusione delle casse professionali.

8) PENSIONE DI VECCHIAIA – Per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) occorre avere 67 anni di età a condizione che sussistano 20 anni di contributi. Per i lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata) occorrono 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi e la condizione che l’importo della pensione risulti non inferiore a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale (€ 701,48 importo soglia per il 2022). Nessuna finestra mobile. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

9) PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA – Soltanto per lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata), occorrono 71 anni di età e 5 anni di contributi “effettivi”. Nessuna finestra mobile. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

10) PENSIONE DI VECCHIAIA LAVORI USURANTI – Per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) occorre avere 66 anni e sette mesi di età a condizione che sussistano 30 anni di contributi. Per i lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata) occorrono 66 anni e sette mesi di età con almeno 30 anni di contributi e la condizione che l’importo della pensione risulti non inferiore a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale (€ 701,48 importo soglia per il 2022). Nessuna finestra mobile. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

11) PENSIONE ANTICIPATA “OPZIONE DONNA” – Solo per lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto). Occorrono 58 anni di età (59 anni le autonome) e 35 di contributi se raggiunti entro il 31 dicembre 2021. Finestra mobile: 12 mesi le dipendenti (18 mesi le autonome). Non è prevista la possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

12) APE SOCIALE – Sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata) occorre avere 63 anni di età e 30 di contributi (36 anni gli addetti a mansioni gravose); 32 anni di contributi a partire dal 2022, per gli operai edili, come indicati nel Ccnl per i dipendenti delle impresi edili e affini, per i ceramisti (classificazione ISTAT 6.3.2.1.2) e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta (classificazione ISTAT 7.1.3.3). Nessuna finestra mobile. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione, ad esclusione delle casse professionali.

13) PENSIONE DI VECCHIAIA INVALIDI NON INFERIORI 80% – Soltanto per lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto), occorrono 61 anni di età (56 anni le donne) unitamente a 20 anni di contributi (solo dipendenti settore privato). Finestra mobile: 12 mesi dall’ultimo requisito raggiunto. Nessuna possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

14) PENSIONE DI VECCHIAIA NON VEDENTI – Soltanto per lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto), occorrono 56 anni di età (51 anni le donne) unitamente a 10 anni di contributi. Finestra mobile: 12 mesi (18 mesi gli autonomi). Nessuna possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

15) LAVORI USURANTI (Dlgs 67/2011) – Per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto): quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 di contributi; per i lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata): quorum 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età. Nessuna finestra mobile e nessuna possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

16) LAVORO FATICOSO E PESANTE E NOTTURNO PER ALMENO 78 GIORNI L’ANNO – Per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto): quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 di contributi; per i lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata): quorum 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età. Nessuna finestra mobile e nessuna possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

17) LAVORO NOTTURNO PER GIORNI DA 64 A 71 L’ANNO – Per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto): quota 99,6 con almeno 63 anni e 7 mesi di età e 35 di contributi; per i lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata): quorum 99,6 con almeno 63 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età. Nessuna finestra mobile e nessuna possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

18) LAVORO NOTTURNO PER GIORNI DA 72 A 78 L’ANNO – Per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto): quota 98,6 con almeno 62 anni e 7 mesi di età e 35 di contributi; per i lavoratori non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata): quorum 98,6 con almeno 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età. Nessuna finestra mobile e nessuna possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

19) TOTALIZZAZIONE (DI ANZIANITÀ) – Sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) sia per quelli non in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo o gestione separata) occorre avere 41 anni di contributi (a prescindere dall’età anagrafica). Finestra mobile: 21 mesi. Possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione.

20) DI VECCHIAIA – Sia per i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 (sistema misto) si

Cosa è l’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

L’UnsicUnione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, si è costituita a Roma il 22 settembre 1996 per iniziativa di alcuni imprenditori, che hanno avvertito l’esigenza di dar vita ad un organismo di rappresentanza per meglio valorizzare le istanze comuni, nonché per offrire servizi in linea con l’evoluzione dei tempi.

Sei anni dopo, nel 2002, l’Unsic è stata riconosciuta dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali quale associazione sindacale di rappresentanza datoriale a carattere nazionale, ai sensi e per gli effetti della legge n. 334 del 12 marzo 1968 e n. 311 del 4 giugno 1973, rispettivamente nei comparti agricoltura e artigiani e commercianti.

Un’associazione “autonoma, libera ed apolitica”, come recita lo statuto, negli anni  l’organizzazione ha registrato una continua crescita, rafforzando il ruolo di unione di aziende e professionisti per sostenere e promuovere il lavoro, l’impresa, la responsabilità sociale nel mercato. A questo scopo ha costantemente intensificato l’offerta di un’ampia gamma di servizi di assistenza e consulenza.

L’ORGANIZZAZIONE

Attualmente il livello organizzativo dell’Unsic comprende:

– una sede nazionale a Roma, articolata su sei piani in un edificio direzionale in via Angelo Bargoni 78, in zona Trastevere

19 sedi regionali e 92 sedi provinciali, tutte regolarmente notificate alle competenti Direzioni territoriali del lavoro ed al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ogni sede dell’Unsic è caratterizzata dalla massima professionalità degli operatori e da un rilevante radicamento e da un costante dinamismo nel territorio di competenza;

oltre 2.100 sedi di Caf-Centri di assistenza fiscale sul territorio nazionale (613 attivati soltanto nel 2019), che rilasciano 500mila dichiarazioni all’anno;

553 sedi di Patronati (15 all’estero), che assistono oltre 160mila pensionati;

112 sedi di Caa-Centri di assistenza agricola, con oltre 40mila imprese settoriali.

L’attuale presidente dell’Unsic è il dottor Domenico Mamone, 49 anni.

Max