PER IL TURISMO 2014 IN CALO CHIUDE TRIENNIO PESANTE


Il 2014 in lieve calo rispetto all’anno precedente, con qualche timido segnale di miglioramento nel quarto trimestre, e soprattutto un 2014 che chiude un triennio pesante segnato dalla crisi che ha costretto le famiglie italiane a tirare la cinghia su turismo e vacanze. Emerge dai dati, pur ancora provvisori, diffusi oggi dall’Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi: lo scorso anno, infatti, rispetto al 2013, si registra una lievissima flessione degli arrivi (-0,1%) ma un calo più pronunciato delle presenze (-1,5%), con una permanenza media in calo di 0,05 giornate. E, a conferma del fatto che a far da padrona è la difficoltà economica degli italiani, rispetto al 2013, nel 2014 le presenze della componente residente sono diminuite del 2,7%, e quelle della componente non residente solo dello 0,3%. Per quanto riguarda gli esercizi alberghieri si registrano cali sia per gli arrivi (-0,3%) sia per le presenze (-1,0%). Le presenze della componente residente calano più di quelle relative alla componente non residente (rispettivamente -1,7% e -0,4%). Negli esercizi extralberghieri un leggero aumento degli arrivi (+0,6%) e una contrazione delle presenze (-2,5%), determinata dalla flessione della componente residente (-4,8%). Da notare anche che dalle serie storiche dell’Istat emerge il calo sostenuto, oltre nove milioni, delle presenze complessive che passano dai 380 milioni del 2012 ai 371 del 2014. Stabili invece gli arrivi: 103.733.157 nel 2012 e 103.753.388 nel 2014. Ci sono però timidi segnali di ripresa nel quarto trimestre: gli arrivi sono stati pari a quasi 18 milioni di unità e le presenze a più di 48 milioni, con aumenti, rispetto allo stesso periodo 2013, rispettivamente del 3,0%, e dell’1,1%. Sono state registrate 24,3 milioni di presenze di clienti residenti, che rappresentano il 50,3% del totale. Le presenze dei non residenti sono state poco meno di 24 milioni.