’PER POTER PREVENIRE IL DEGRADO DEI MONUMENTI NELLA SOLA AEREA DELLE MURA AURELIANE CI OCCORRONO ALMENO 100 MLN’, AFFERMA IL SOVRINTENDENTE CAPITOLINO AI BENI CULTURALI

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    Intervenendo nell’ambito della seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Cultura, oggi Claudio Parise Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, ha affrontato le enromi difficoltà che comporta la tutela, la manutenzione e la sicurezza del patrimonio archeologico-monumentale della Capitale: “Il nostro bilancio per quanto riguarda le spese correnti – ha spiegato Parise Presicce – è essenzialmente costituito da due voci: una è il contratto di Zetema, che cura 21 musei e le attività di manutenzione di alcune aree archeologiche, e l’altra viene dalla messa a reddito dello sfruttamento del patrimonio, come l’uso delle immagini. Questi fondi, che nel 2015 per il 2016 sono stati pari a poco più di un milione, sono vincolati per legge alla manutenzione e valorizzazione del patrimonio monumentale: dovrebbe essere ordinaria, noi cerchiamo di farlo dove occorre ma non sempre riusciamo a intervenire come occorre. Queste risorse – ha quindi chiarito il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali – le utilizziamo metà dentro e metà fuori dalle Mura Aureliane, con quattro ordini di priorità, e cioè rischio per i cittadini, rischio di perdita del bene, situazioni di degrado, rendere di nuovo accessibili spazi che non lo sono. Noi abbiamo fatto un censimento, e solo per togliere il degrado diffuso in queste aree parliamo di 100 milioni di euro”.
    M.