PHILADELPHIA – ‘MI FIDO SOLO DI HILLARY, È UN’OTTIMA MADRE E SARÀ UN GRANDE PRESIDENTE’, MICHELLE OBAMA ‘BENEDICE’ HILLARY E BASTONA TRUMP: ‘E’ UN BULLO’

“Io sono qui stasera perché in queste elezioni c’è una sola persona di cui mi fido perché abbia quella responsabilità, una sola persona che credo sia realmente qualificata per essere il presidente degli Stati Uniti e quella persona è la nostra amica, Hillary Clinton”. Dal podio che sovrasta la convention democratica in svolgimento a Philadelphia, risuona la ‘benedizione’ di Michelle Obama prende la parola per dare tutto il sostegno all’ex segretario di Stato che giovedì riceverà formalmente la nomination di candidata alla Casa Bianca al voto dell’8 novembre. m”Mi fido di Hillary – ha aggiunto Michelle – perché guidi questo Paese perché ho visto la sua devozione di una vita verso i figli della nostra nazione, non solo verso sua figlia, che ha cresciuto alla perfezione, ma verso tutti i bambini che hanno bisogno di un paladino, i bambini che fanno la strada più lunga per la scuola per evitare le bande, i bambini che si chiedono come faranno mai a permettersi il college, i bambini i cui genitori non parlano una parola di inglese ma sognano una vita migliore, i bambini che guardano a noi per capire chi e che cosa possono essere. Quando qualcuno è crudele o si comporta come un bullo, noi non scendiamo al suo livello, no il nostro motto è: quando gli altri scendono in basso, noi voliamo alto”, ha detto ancora Michelle Obama conquistandosi gli applausi scroscianti dei delegati della convention con il suo discorso che ha sedato le tensioni, i contrasti e le proteste che avevano caratterizzato l’inizio dell’assise democratica. Inevitabilmente, evitando però accuratamente di nominarlo, la first lady ha attaccato Donald Trump: “Alle nostre figlie noi ripetiamo che il linguaggio d’odio che sentono da figure pubbliche in tv non rappresentano lo spirito del nostro Paese”. La Obama ha poi fatto riferimento al passato, quando il magnate candidato per i repubblicani guidava gli estremisti birthers: “Per proteggere le nostre figlie dai rischi di una strana vita sotto i riflettori, le abbiamo esortate a ignorare quelli che mettevano in dubbio la cittadinanza o la fede del padre”. Quindi la signora Obama ha voluto raccontare la sua esperienza, perché anche i leader politici devono essere dei modelli per i più giovani: “Ogni parola che pronunciamo, ogni azione che compiamo i nostri figli ci guardano, come genitori siamo i loro più importanti modelli. E Barack ed io abbiamo affrontato con lo stesso atteggiamento il lavoro di presidente e first lady, perché sappiamo che le nostre parole, le nostre azioni influenzano non solo le nostre figlie, ma i ragazzi di tutto il Paese. A novembre gli americani saranno chiamati a decidere chi avrà il potere di forgiare i nostri figli per i prossimi quattro o otto anni della loro vita”, ha aggiunto spiegando come Hillary sia la persona giusta per assumere questo delicato ruolo anche sociale: “Non ha vinto la nomination otto anni fa, ma non si è rinchiusa nella rabbia o nel rammarico. Hillary non ha fatto le valige e se ne è andata perché è veramente al servizio dello stato, perché sa che questo è più grande dei suoi desideri e delle sue delusioni”, ha concluso con un messaggio rivolto ai sostenitori di Bernie Sanders, anche tra i delegati, che non sono ancora pronti a sostenere Clinton. “Sarà un presidente eccezionale ed io sono orgoglioso di sostenerla. Hillary Clinton “deve diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti”. Così, dopo aver incassato una standing ovation di 3 minuti, il senatore Sanders ha usato il palco della convention di Filadelfia per un richiamo all’unità e a votare per la Clinton: “Mentre Donald Trump è impegnato a insultare un gruppo dopo l’altro – ha arringato il senatore del Vermont – Hillary Clinton capisce che la nostra diversità è uno dei nostri maggiori punti di forza”.

M.