PIAZZA VITTORIO, NUOVO LOOK PER I GIARDINI

Il giardino di piazza Vittorio si rifarà il look e lo farà insieme ai cittadini. A presentare l’intesa tra Roma Capitale e le associazioni dei cittadini che dara’ il via al percorso per la riqualificazione e gestione partecipata – con i lavori che si prevedono partano a gennaio 2015 e durino circa 12 mesi – l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Masini, l’assessore all’Ambiente, Estella Marino, e Tatiana Campioni, assessore ai Lavori pubblici del I Municipio. Grazie al protocollo di intesa “per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino e redazione di un piano di gestione partecipato” siglato, quindi, tra Roma Capitale, CittadinanzAttiva Lazio Onlus e Comitato Piazza Vittorio Partecipata (CPVP), si avvia il percorso per il recupero e la valorizzazione dell’area che “in un anno restituira’ al rione e alla citta’ una nuova piazza piu’ sicura e vivibile che consentira’ ai cittadini di partecipare attivamente alla realizzazione del progetto e alla successiva manutenzione dell’opera”. Due i punti principali dell’accordo: il coinvolgimento dei cittadini sia nella fase progettuale che nella fase gestionale, attraverso un processo partecipato che aspira a diventare uno degli strumenti vincenti di buona governance per le decisioni che hanno impatto sulle comunità locali, replicabile in altri contesti, e la progettazione di un piano di manutenzione del giardino che verrà attuato nei prossimi tre anni. I tecnici dell’amministrazione e quelli incaricati dal Comitato Piazza Vittorio Partecipata e CittadinanzAttiva attiveranno tavoli e gruppi di lavoro anche in comune, che porteranno alla redazione del progetto di riqualificazione. Le linee guida del progetto prevedono, in particolare, la razionalizzazione “armonica”, tramite interventi di ridefinizione formale, dei manufatti e delle strutture di servizio (bocche areazione metropolitana, fontane, centraline Acea/Enel, casetta liberty utilizzata dall’Ama), oltre alla valorizzazione della zona archeologica con una dimensione fortemente inclusiva e le nuove opere saranno realizzate attraverso le risorse economiche già disponibili. Cinque le fasi del “percorso partecipato”. Nella prima verra’ attivato il confronto tra i soggetti interessati, si effettuano i rilievi (architettonico e arboreo) e si dà avvio ai lavori dei tavoli. Nella seconda fase verranno espletate attività progettuali e di comunicazione e la redazione condivisa del progetto, che viene poi presentato nella terza fase attraverso un incontro pubblico propedeutico all’indizione e all’assegnazione della gara. Nella quarta fase prendera’ avvio il cantiere e verranno realizzate le opere e i lavori cominceranno al termine del percorso condiviso. L’ultima fase prevedera’ gli interventi relativi alla manutenzione: progettazione partecipata, redazione del piano e condivisione con i vincitori della gara. “Partecipazione vuol dire trasparenza – ha detto Masini – e non a caso è stato vinto un bando del Fondo Ambiente Italiano che ci consentirà di ridare a quel luogo e al rione una dignità importante. E’ un’idea che stiamo cercando di esportare dal centro alla periferia, ovvero quella dei beni comuni”. “I comitati e i cittadini si sono messi al lavoro – ha spiegato Estella Marino – e oltre a farci notare i problemi si sono messi a tavolino per cercare di trovare soluzioni. Il giardino ha bisogno di piccole manutenzioni che però fanno la differenza tra un’area curata e una degradata. E anche la gestione della manutenzione poi sarà partecipata”.