Home ATTUALITÀ Pnrr, Visco: “Non c’è tempo da perdere, miglioramenti possibili”

    Pnrr, Visco: “Non c’è tempo da perdere, miglioramenti possibili”

    (Adnkronos) – “Miglioramenti del Pnrr sono possibili” ma “nel perseguimento di eventuali modifiche bisogna però tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso delle sue Considerazioni finali, ricordando come “un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario, nonché utile e costruttivo”. 

    Sull’attuazione del piano, ha detto ancora, “non c’è tempo da perdere. Si discute di presunte insufficienze nel dibattito collettivo riguardo al suo disegno, dell’orizzonte temporale limitato per il raggiungimento degli obiettivi, delle possibili carenze nella capacità di attuarne le misure, ma va sottolineato con forza che il Piano rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese. Anche per questa ragione, oltre agli investimenti e agli altri interventi di spesa, è cruciale dare attuazione all’ambizioso programma di riforme, da troppo tempo attese, in esso contenuto”, ha detto ancora Visco. 

    Il Piano nazionale di ripresa e resilienza “può stimolare progressi significativi nella digitalizzazione delle amministrazioni” e, in questo contesto “l’accentuazione del turnover già in atto nel pubblico impiego offre l’occasione di acquisire risorse umane con un livello professionale adeguato rispetto ai servizi che lo Stato si impegna a fornire”, ha detto ancora Visco. 

    “Oltre a essere un obiettivo del Piano, il rafforzamento della pubblica amministrazione è un fattore cruciale per utilizzarne in maniera rapida e piena le risorse messe a disposizione in tutti i comparti”, ha detto ancora Visco. 

    “Nel primo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia ha di nuovo superato le attese. Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’uno per cento”, ha detto ancora Visco. 

    “La ripresa – ha indicato – è stata più marcata nelle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio, e nei servizi, tornati a espandersi significativamente con il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dei contagi. Nonostante le difficoltà in corso d’anno, anche la produzione manifatturiera si è mantenuta in media sui livelli del 2019”. Inoltre, ha detto ancora Visco, “la rinnovata vitalità del sistema economico si è manifestata nella robusta espansione delle esportazioni e nella forte ripresa dell’accumulazione di capitale”. 

    “Il rischio che l’inflazione resti troppo a lungo superiore all’obiettivo si è decisamente ridimensionato rispetto al picco della metà del 2022” mentre la richiesta e le condizioni dei prestiti a imprese e famiglie registrano un irrigidimento a seguito della politica della Bce: “sebbene questi andamenti siano una conseguenza necessaria della normalizzazione monetaria, occorre prestare attenzione a che l’intensità della sua trasmissione non dia luogo a una frenata eccessiva dei consumi e degli investimenti”, ha affermato ancora il governatore della Banca d’Italia osservando come per l’Eurotower “la sfida è impegnativa” perché “è necessario ricercare un equilibrio tra il rischio di una restrizione insufficiente, che potrebbe portare a un radicamento della dinamica inflazionistica nelle aspettative e nei processi di determinazione dei redditi nominali, e quello di un inasprimento sproporzionato, che potrebbe ripercuotersi troppo intensamente sull’attività economica, e avere riflessi negativi sulla stabilità finanziaria e, in ultima analisi, sulla stessa stabilità dei prezzi nel medio termine”. 

    Visco osserva come “l’orientamento della politica monetaria deve continuare a essere definito in modo da garantire un rientro progressivo, ma non lento, dell’inflazione verso l’obiettivo. Il ritmo e la portata dell’aggiustamento delle condizioni monetarie sono già stati senza precedenti, così come lo erano state le pressioni deflazionistiche degli anni passati e i rischi connessi con la pandemia, che ci avevano spinto a condurre, e poi mantenere, i tassi ufficiali su livelli negativi”. 

    “L’impatto delle nostre decisioni sull’economia e sui prezzi dovrebbe manifestarsi pienamente nei prossimi mesi” e pertanto – conclude – “dopo aver portato i tassi di riferimento in territorio restrittivo occorre ora” che la Bce proceda “con la necessaria gradualità.” 

    L’evasione fiscale e la diffusione del lavoro sommerso continuano ad alterare i meccanismi concorrenziali a danno delle imprese con maggiori potenzialità”, ha sottolineato Visco. 

    Più in generale, ha però ricordato, “modifiche normative di rilievo, come la riduzione delle barriere all’ingresso e la semplificazione dell’avvio delle attività, hanno stimolato la concorrenza e innalzato l’efficienza delle imprese. Questo conferma che è necessario perseverare nell’agenda delle riforme e superare gli ostacoli e i disincentivi alla crescita dimensionale ancora presenti, spesso impliciti nelle norme amministrative e tributarie”.