Home ATTUALITÀ ‘Posterius’, la fotografia racconta la fabbrica

    ‘Posterius’, la fotografia racconta la fabbrica

    Un viaggio per immagini per raccontare la costruzione dello stabilimento bolognese di Philipp Morris International. Attraverso lo sguardo artistico del celebre fotografo Carlo Valsecchi, nasce nel 2017 Posterius: una raccolta fotografica in 500 copie numerate che raccontano gli spazi, i volti e le tecnologie della fabbrica. Una visione sul mondo del futuro, costruito in spazi ordinati e logici, dove tecnologie, processi meccanico-digitali e materiali altamente sofisticati sono i componenti costitutivi.  

    Il volume edito da Silvana Editoriale è stato presentato a Milano negli spazi della Terrazza Triennale. Con la collaborazione di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna l’artista bresciano, ha impostato il suo progetto sui pilastri luce, spazio e tempo. “Il futuro non è definito ma è già tra noi, pur senza poterlo definire temporalmente. Potrebbe essere tra un minuto come tra un anno”, ha dichiarato Valsecchi. E futuro è anche la fabbrica di Crespellano; “Un luogo di lavoro centrato attraverso i principi della flessibilità, dell’innovazione e sempre in grado di evolversi”, ha sottolineato Mauro Sirani Fornasini, ex Director Operations Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna. “Abbiamo usato strumenti e apparecchiature altamente scientifiche senza però tralasciare il bello, l’arte e la parte estetica che possono aiutare le persone che vivono la fabbrica ad essere più coinvolte e a sentirsi meglio all’interno degli spazi di lavoro”, ha concluso Mauro Sirani. 

    “Lo stabilimento bolognese di Philip Morris International nasce attorno alle persone – ha dichiarato Michele Samoggia, Responsabile Comunicazione e Sostenibilità di Philip Morris Italia. Con le loro competenze, il personale altamente qualificato è in grado di parlare con le macchine. A noi il compito di garantire loro sicurezza, parità di genere, in un ambiente bello, confortevole e sostenibile quale è la fabbrica di Bologna”, ha concluso Michele Samoggia.