Premier Conte interrotto. Ma lui dichiara: non arretro

    Momento delicato per il governo e per il Premier Giuseppe Conte che viene interrotto. Casellati dice basta, ma Conte è sereno: nessun arretramentoIl motivo è sempre lo stesso: la contestazione a Conte significa contestare il gioverno certo, ma principalmente Di Maio e Salvini, architrave del governo che Conte dirige da mesi ormai.
    Durante il dibattito e la presentazione dei punti di manovra, il premier Conte viene interrotto, e Casellati dice “basta”. Non inizia con fortune il colloquio del Premier. Prima un imprevisto con il microfono, poi interruzioni in Aula ad opera di alcuni senatori che obbligano il premier Giuseppe Conte a alcune pause non previste durante l’informativa in Senato sull’esito della trattativa con l’Ue. Fino a quando, a difesa del premier non interviene la presidente di Palazzo Madama Maria Elisabetta Alberti Casellati. La quale ha cercato di riportare l’ordine: “Ora basta”, ha tuonato, rivolgendosi ai banchi dell’opposizione e “diffidando” la senatrice dem Teresa Bellanova (ex viceministro allo Sviluppo economico nel governo Renzi) dal prendere ancora la parola, pena il rischio di essere espulsa.
    Del resto però il Premier non fa sconti circa la sua linea operativa. E dice: “Nessun arretramento”.
    “Quando il 21 novembre scorso la commissione ha formalizzato le sue riserve mi sono assunto l’onere e la responsabilità di riannodare il dialogo affinché non fosse compromesso il processo riformatore avviato da questo governo”. L’italia ha condotto il negoziato “senza mai arretrare rispetto agli obiettivi che con il voto del 4 marzo gli italiani hanno ritenuto prioritario nell’azione di governo” per “rispondere all’esigenza fortemente avvertita di invertire le politiche di rigore che hanno aggravato la crisi”.

    E ancora, il Premier. “Si profilava una prospettiva che andava evitata, abbiamo lavorato con massima determinazione per evitare la procedura di infrazione”, aggiunge il premier. “In queste settimane abbiamo lavorato per avvicinare le posizioni senza mai arretrare rispetto agli obiettivi che il 4 marzo gli italiani hanno indicato come prioritari nell’azione del governo”.